In Germania sono stati registrati 12.908 casi di coronavirus e 855 morti in un giorno, mentre il governo di Angela Merkel è sotto attacco per le polemiche per la lentezza della somministrazione dei vaccini. Finora 3 milioni di persone hanno ricevuto la prima dosein Italia sono 2,3 milioni -, e 800mila la seconda – in Italia 956.389. Il ministro della Salute Jens Spahn ha fatto sapere che “nelle case per anziani è stato coperto con la prima dose l’80% degli assistiti, il 50% ha avuto la seconda dose”. In Slovacchia preoccupa la diffusione della variante inglese, riscontrata nel 71% dei nuovi casi positivi, e in Francia i medici, che parlano già di una situazione “terrorizzante”, chiedono al governo di introdurre misure severe per contenere l’avanzata di questa mutazione. Gli Stati Uniti registrano invece il numero più alto di decessi causati da Covid-19 nelle ultime 24 ore: sono infatti 4.942 le persone che hanno perso la vita e più di 119mila quelle contagiate. Negli Usa sono state distribuite almeno 57.489.675 dosi di vaccini e ne sono state somministrate almeno 35.203.710.

Germania – In totale le vittime del Covid finora sono 60.597, un numero inferiore rispetto a quanto registrato da Regno Unito, Italia, Francia, Russia e Spagna. La Germania ha avuto un tasso di mortalità relativamente basso nella prima fase della pandemia, ma ha visto molte più infezioni in autunno e in inverno – con un picco circa un mese fa – e centinaia di morti al giorno nelle ultime settimane. Al lockdown parziale iniziato a novembre è poi seguito un blocco rigido a metà dicembre, che è ancora in vigore. La cancelliera, Angela Merkel, e i governatori dei Lander dovrebbero discutere mercoledì su quali eventuali restrizioni possano essere revocate dopo il 14 febbraio, data in cui finisce l’attuale lockdown. Il Robert Koch Institute ha riferito di 12.908 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, rispetto ai 14.022 della settimana prima. Ci sono stati 79,9 nuovi casi ogni 100mila residenti negli ultimi sette giorni, in calo da un picco di quasi 200 alla fine di dicembre, ma ancora al di sopra dell’obiettivo del governo di un massimo di 50.

Francia Emmanuel Macron e il governo francese parlano di una circolazione epidemica “importante ma stabile” e che al momento attuale “non giustifica” misure come il lockdown in Francia. Sempre più numerosi, i medici reagiscono con durezza a queste parole, chiedendo misure drastiche soprattutto di fronte all’aumento della presenza delle varianti del virus nei tamponi positivi.
Per il direttore degli Ospedali di Parigi, Bruno Riou, l’epidemia è oggi “mal controllata dalle misure in vigore”: “rischiamo di trovarci di fronte a un’ondata epidemica importante mentre ci troviamo già a un livello elevato di epidemia. Sta diventando quasi una certezza“. Riou definisce “ineluttabile” la predominanza fra alcune settimane anche in Francia della variante inglese, tanto che “gli ospedali più in sofferenza hanno cominciato a cancellare alcuni interventi programmati meno urgenti”. “È chiaro – ha aggiunto – che andiamo verso momenti molto difficili nelle prossime settimane. La situazione non è più preoccupante, è terrorizzante”.

Slovacchia – La variante britannica si sta diffondendo rapidamente ed è stata riscontrata nel 71% dei nuovi casi positivi. Il dato rappresenta una media, con alcune regioni particolarmente colpite. La clinica universitaria di Kosice, seconda città per grandezza, ha riferito del 90% di casi positivi attribuibili alla mutazione. “Sembra che la percentuale in Slovacchia sia più alta che nel resto dell’Unione Europea ed anche più alta che nel Regno Unito”, ha dichiarato Pavol Jarcuska, a capo del dipartimento malattie infettive della clinica universitaria, citata dall’agenzia Tasr. Le autorità del paese avevano da poco annunciato la prossima riapertura delle scuole dopo il lockdown, ma diverse comunità hanno deciso di tornare su questa decisione. L’obiettivo era quello di far rientrare in aula gli studenti fino a 10 anni da lunedì, con test obbligatori per tutti prima del rientro. Molte regioni avevano però in realtà avuto problemi nel reperire il numero necessario di tamponi per effettuare i controlli.

Usa – Sono 4.942 le persone che hanno perso la vita in un giorno negli Stati Uniti: non sono mai stati così tanti in 24 ore. In precedenza, il numero più alto, di 4.466 decessi, era stato raggiunto il 12 gennaio. Per quanto riguarda i contagi, sempre la Johns Hopkins University riferisce di 119.931 casi nelle ultime 24 ore. Il numero maggiore di contagi è del 2 gennaio, quando furono 300.282 i nuovi casi in un giorno. Dall’inizio della pandemia, negli Stati Uniti sono 26.679.555 le persone che hanno contratto il coronavirus e 455.869 quelle morte per complicanze. Di queste, più di 100mila hanno perso la vita dall’inizio del 2021. Finora sono state distribuite almeno 57.489.675 di dosi di vaccini contro il Covid-19 e ne sono state somministrate almeno 35.203.710. In tutto sono 26.679.539 i casi di coronavirus con 455.869 decessi.

Regno Unito – Entro l’inizio di maggio saranno vaccinati contro il coronavirus tutti coloro che hanno più di 50 anni, il personale sanitario e i soggetti particolarmente vulnerabili. Lo riferisce Downing Street, confermando che il 6 maggio si terranno le elezioni.
“Si prevede che il programma di vaccinazione del Regno Unito raggiunga tutte e nove le categorie prioritarie entro maggio, il che significa che il governo può impegnarsi ad andare avanti con le elezioni con fiducia e permettere agli elettori di scegliere se votare in presenza o da remoto”, si legge nella nota.

Articolo Precedente

Birmania, il consiglio di sicurezza dell’Onu: “No alla violenza e rispettare lo stato di diritto”

next
Articolo Successivo

Un nuovo caso Zaki in Egitto: arrestato un ricercatore dell’università Ceu di Vienna. Anche lui aveva collaborato con una ong locale

next