Just Eat, parte di Just Eat Takeaway.com, ha annunciato che avvierà le prime assunzioni di rider in Italia a partire da marzo 2021. Saranno quindi introdotti contratti di lavoro subordinato con il modello Scoober. L’avvio in Lombardia con Monza, prima città in cui sarà testata la nuova formula. Già attivo in alcuni dei Paesi in cui opera il gruppo, Scoober prevede l’inquadramento dei rider come lavoratori dipendenti: una scelta che consentirà loro di avere tutti i vantaggi e le tutele tipiche dei lavoratori dipendenti, e condizioni di assunzione eque tra cui: un compenso orario, ferie, malattia, maternità/paternità, indennità per lavoro notturno, e festivi, coperture assicurative, dispositivi di sicurezza gratuiti in dotazione, formazione obbligatoria e tutele previdenziali. Just Eat avvierà il nuovo modello mediante un regolamento aziendale che prevede di utilizzare diversi regimi di orario: contratti di lavoro dipendente full time, (40 ore settimanali), Part-time (variabile in base alla città e ai volumi di ordini previsti) e a chiamata.

Quanto alla retribuzione, in fase di prima applicazione, Just Eat riconoscerà un trattamento non inferiore alle tabelle previste da contratti collettivi esistenti per profili ed attività analoghe, garantendo un compenso orario del valore medio di circa 9 euro l’euro l’ora. Si tratta di un valore indicativo, che si ottiene applicando su una paga base di 7,50 euro l’ora, indipendentemente dalle consegne effettuate, il pacchetto di maggiorazioni previste dalla normativa in vigore. A tale somma si aggiungerà un sistema di bonus legato al numero di consegne. Tale importo potrà essere aggiornato e rivisto – nella sua composizione e funzionamento – in funzione dell’esito del confronto sindacale in corso. “Si tratta di un grande investimento, economico e sulle persone, che ci permetterà di operare con rider tutelati dal punto di vista contrattuale e anche di supportare ulteriormente lo sviluppo del servizio in Italia”, sottolinea Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia. Il modello Scoober, già presente in 12 paesi e in oltre 140 città, con più di 19mila riders, prevede uno sviluppo in Italia in 23 città, nel corso di quest’anno. Il progetto ha un obiettivo di oltre 1.000 rider assunti nei primi 2 mesi ed entro aprile a Milano del primo hub sul territorio italiano.

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