Dopo l’annuncio della casa farmaceutica Novavax un altro candidato ha completato la fase 3 con risultati considerati buoni. Il composto per prevenire Covid 19 da Janssen, casa farmaceutica di proprietà della Johnson&Johnson, a singola dose, ha un’efficacia del 66% secondo quanto comunicato dall’azienda in una nota. J&J ha fatto sapere che negli Stati Uniti e in altri sette Paesi si è rivelato efficace nel prevenire malattie da moderate a gravi e molto più protettivo e nell’85% contro i sintomi più gravi. I dati di massima sicurezza ed efficacia si basano su 43.783 partecipanti che hanno portato a 468 casi sintomatici. Si sono presentate alcune variazioni geografiche. Il farmaco ha funzionato meglio negli Stati Uniti, con un’efficacia del 72% contro il Covid da moderato a grave, rispetto al 57% in Sudafrica, contro la variante del virus più contagiosa. Il 41% dei partecipanti allo studio presentava comorbidità associate a un aumentato rischio di progressione della malattia grave come obesità, diabete di tipo 2, ipertensione, HIV e nello studio erano presenti anche altri partecipanti immunocompromessi.

I ricercatori hanno monitorato le malattie a partire da 28 giorni dopo la vaccinazione. Dopo il 28° giorno nessuno dei volontari vaccinati ha avuto bisogno di essere ricoverato e non si sono verificati decessi, indipendentemente dal fatto che fosse esposto a Covid o alle recenti varianti come ha spiegato il dottor Mathai Mammen, capo della ricerca globale per l’unità farmaceutica Janssen. “Quando le persone vaccinate sono state contagiate – ha spiegato – hanno avuto una malattia più lieve”. È sicuramente valsa la pena di scommettere su una singola dose”, ha riferito all’Associated Press il dottor Mammen. Altri vaccini a due dosi – come Pfizer e Moderna – hanno mostrato maggiore efficacia. La società ha fatto sapere che entro una settimana presenterà la richiesta per l’uso di emergenza negli Stati Uniti e poi all’estero. Si prevede di fornire 100 milioni di dosi agli Stati Uniti entro giugno e si aspetta di averne alcune pronte per la spedizione non appena le autorità daranno il via libera.

“Un vaccino one-shot è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la migliore opzione in contesti pandemici, migliorando l’accesso, la distribuzione e la conformità. L’85% per cento dell’efficacia nella prevenzione della malattia grave e la prevenzione degli interventi medici correlati proteggeranno – dice Paul Stoffels, direttore scientifico e vicepresidente – potenzialmente centinaia di milioni di persone dagli esiti gravi e fatali dic Covid. Offre anche la speranza di contribuire ad alleviare l’enorme fardello posto sui sistemi sanitari e sulle comunità “. I partecipanti alla sperimentazione dello studio di fase saranno monitorati per due anni per la valutazione della sicurezza e dell’efficacia. I dati saranno presentati nelle prossime settimane a una rivista scientifica peer reviewed.

Janssen fa sapere che il suo candidato, a vettore virale, è compatibile con i canali di distribuzione del vaccino standard. “Se autorizzato, si stima che il vaccino vaccino rimanga stabile per due anni a -20 ° C , di cui almeno tre mesi a temperature di – 2 -8 C°… La tempistica di produzione prevista per la Società- si legge nella nota – consentirà di rispettare i suoi impegni di fornitura per il 2021, compresi quelli firmati con i governi e le organizzazioni globali“. La nota si conclude che lo studio è stato finanziato con fondi federali dall’Office of the Assistant Secretary for Preparedness and Response, Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda) e in collaborazione con l’Istituto nazionale di allergia e Malattie infettive (Niaid), parte del National Institutes of Health (Nih) degli Stati Uniti. Inoltre la società ha avviato con il Beth Israel Deaconess Medical Center. “La società sta anche studiando le risposte immunitarie per dosi e regimi di dosaggio diversi, nonché studiando un regime a due dosi del suo candidato vaccino”

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