È ancora la Lega il partito preferito dagli italiani, nel caso in cui la crisi di governo portasse a nuove elezioni. Secondo il sondaggio Emg realizzato per Cartabianca, il partito di Matteo Salvini otterrebbe il 24% dei voti, contro il 19,8% del Partito Democratico, seconda forza del Paese. Ma la rilevazione tiene conto anche della possibile entrata in gioco di un ipotetico partito di Conte che andrebbe ad attingere dall’elettorato delle diverse formazioni, ottenendo un 10,2% dei consensi.
In questo secondo caso, il Carroccio perderebbe un punto, scendendo al 23%, mentre i Dem vedrebbero fuggire il 3,3% dei loro elettori, scendendo così al 16,5%. Il partito più penalizzato sarebbe però il Movimento 5 Stelle: se nella situazione attuale i sondaggi lo collocano al 13,8%, quarta forza nazionale dietro a Fratelli d’Italia (16,3%), con l’entrata in gioco del partito di Conte perderebbe ben 5,1 punti percentuali, scendendo all’8,7%. Meno penalizzato il centrodestra che può contare su elettori distanti dalle posizioni del presidente del Consiglio dimissionario: come detto, la Lega calerebbe di un punto, il partito di Giorgia Meloni farebbe registrare un -0,3% (dal 16,3% al 16%), mentre Forza Italia passerebbe dal 7,7% al 6,8% (-0,9%).
Tra le altre formazioni, Italia Viva è data al 4% (3,9% con Conte), Azione al 3,4% (3,2% con la formazione del premier) e Liberi e Uguali al 2,7%.
A Dimartedì si analizza invece la posizione di Matteo Renzi, responsabile di aver innescato la crisi di governo. Il 69% degli intervistati da Ipsos ritiene che Italia Viva e il suo leader dovrebbero rimanere fuori dalla maggioranza. Solo il 14% crede che sarebbe giusto includerli, mentre il 17% non è espresso. Questo è anche legato al fatto che il 65% del campione ritiene che Renzi abbia sbagliato a innescare la crisi, mentre è d’accordo con lui il 23%. Quando infine è stato chiesto chi preferirebbero alla guida del Paese, il 48% degli intervistati ha risposto Giuseppe Conte, mentre il 29% ha indicato Matteo Salvini come la persona più adatta a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio.
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