All’inizio dello scorso anno, a Seul, l’annuncio del Plan S, la strategia a lungo termine che guarda al 2025; dopo un anno, l’annuncio del cambio di direzione, quello che ha portato Kia Motors Corporation a “semplificare” la dicitura e diventare ufficialmente Kia Corporation.

A gennaio 2020 il costruttore coreano aveva infatti anticipato “un passaggio progressivo e determinato di Kia da un sistema aziendale incentrato sui veicoli a motore a combustione interna a un modello sempre più focalizzato su veicoli elettrici e soluzioni di mobilità personalizzate”. Quel passaggio è stato ufficializzato a distanza di 12 mesi con un cambio di logo, di slogan (“Movement that inspires”) e la notizia dell’arrivo del primo crossover elettrico, di nuova generazione e su piattaforma E-GMP, con oltre 500 chilometri di autonomia (entro il primo trimestre del 2021).

“Il movimento è sempre stato al centro dell’attenzione del nostro marchio e la mobilità delle persone al centro della nostra attività” ha affermato Artur Martins, Senior Vice President, Head of Global Brand & Customer Experience di Kia, per spiegare la decisione dell’azienda di diventare a tutti gli effetti un fornitore di soluzioni di mobilità: una mobilità di tipo sostenibile, che entro il 2027 si avvarrà di sette nuovi modelli a batteria costruiti sulla nuova piattaforma modulare E-GMP prodotta da Hyundai.

Incrementando e diversificando la nuova gamma di BEV, a Seul puntano ad avere entro il 2025 una quota del 6,6% del mercato globale dei veicoli esclusivamente a trazione elettrica, e vendite annuali globali di 500 mila unità entro il 2026.

Una seconda tipologia di piattaforma, flessibile, che in Kia chiamano “skateboard”, andrà invece a servire per la gamma di veicoli commerciali cosiddetti PBV, ovvero Purpose-Built Vehicles, cioè veicoli prodotti in risposta alle specifiche necessità di flotte e aziende. Questo a ribadire quanto in Kia sia forte la spinta a voler conquistare una leadership nel mercato dei servizi di mobilità, diversificando quanto più possibile la propria produzione in funzione delle esigenze dei clienti a livello globale. Con un’unica parola d’ordine, però: elettrico.

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