Moratti si è offerto di pagarmi le protesi alle gambe? Sì, è tutto vero”. A rivelare il gesto dell’ex presidente dell’Inter è l’ex calciatore Mauro Bellugi che ha costruito la sua brillante carriera calcistica proprio indossando la maglia nerazzurra, sia nelle giovanili che per cinque stagioni in Serie A. Ma oggi, all’età di 70 anni, il coronavirus, come ha raccontato nel corso dell’ultima puntata di Tiki Taka su Italia 1, ha complicato una sua malattia del sangue costringendolo ad autorizzare i dottori all’amputazione di entrambi gli arti per potergli salvare la vita.

“Massimo Moratti mi ritiene uno di famiglia, conosco la moglie, suo figlio e quando giocavo all’Inter c’era suo papà Angelo che mi regalò anche una villa a Stintino dopo avermi fatto firmare il contratto”, ha raccontato il difensore in collegamento video dall’ospedale Niguarda di Milano. “Il Covid con me è stato esagerato perché si è unito a una malattia del sangue che avevo già. All’improvviso mi sono ritrovato le gambe nere e l’unica soluzione era amputarle. Anche perché di morire non ci penso nemmeno, ho una moglie, una figlia e un sacco di amici. E ringrazio tutti quelli che mi hanno chiamato, che mi hanno scritto un messaggio”. L’ex calciatore della Nazionale trova anche la forza di scherzare con Piero Chiambretti, raccontando che “il dottore mi ha tagliato la gamba del gol al Borussia Mönchengladbach. Lo volevo denunciare (ride, ndr). È stato il mio unico gol, anche perché una volta i ruoli erano più fissi, ogni volta che salivo Suarez, Corso e Mazzola mi rimandavano subito indietro. Ai miei tempi dovevi marcare grandissimi attaccanti, non avevi tempo per pensare ad altro”.

Partendo dalla sua vicenda, Bellugi ha anche commentato gli incidenti che hanno coinvolto Alex Zanardi che della capacità di ripartire e ricostruirsi un futuro dopo l’amputazione delle gambe è diventato un simbolo. E proprio per questo l’ex campione di Formula 1 è diventato anche l’idolo di Bellugi che dice di non condividere il paragone fra lui e il pilota: “Sulla sfortuna posso essere d’accordo, ma sul fatto di essere un eroe lui è un’altra cosa rispetto a me – ha continuato – Lui ha passato delle cose pazzesche ed è riuscito a diventare un fenomeno. Non so come abbia fatto, per ora Zanardi mi batte 3 a 0“.

Bellugi ha poi voluto lanciare un appello a coloro che, a quasi un anno dai primi casi di coronavirus in Italia, con il Paese che conta già oltre 75mila morti dall’inizio della pandemia, continuano a negare o minimizzare la diffusione del virus: “Sono in ospedale in camera con un ragazzo che è stato 40 giorni intubato, un altro l’altro giorno salutava la moglie e la mamma perché stava morendo. Mi viene da piangere solo a ripensarci – ha concluso – Ho visto queste cose e c’è ancora chi dice che è uno scherzo. Ma come si fa a pensare a una cosa del genere?”.

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