Muniti di bandiere e cartelli si sono riuniti in presidio di fronte al negozio della catena di abbigliamento Zara in via Appia a Roma, per protestare contro il trasferimento di quattro addetti alle pulizie di un’azienda appaltatrice della multinazionale. In seguito all’annuncio della chiusura di due punti vendita di Zara nella Capitale, ai lavoratori è stata infatti inviata una lettera di trasferimento verso altre città d’Italia a centinaia di chilometri da Roma. “Il trasferimento per noi è un licenziamento mascherato – dichiara Massimo Civitani, funzionario sindacale di Si Cobas a Roma – molti hanno famiglia e figli e non possono spostarsi a Bari, Napoli o Catania, dove sono stati trasferiti. Quello che temiamo – aggiunge – è che queste siano solo le prime avvisaglie di una situazione che peggiorerà molto e toccherà molti più lavoratori nel corso del prossimo anno”.
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