Si discute di un’eventuale imposta patrimoniale straordinaria. Alcuni, fra cui il Fatto Quotidiano, ne propugnano una del 2% sui patrimoni dai 50 milioni di euro in su.
In effetti già la sola parola patrimoniale provoca in molti grande preoccupazione e in alcuni reazioni veementi. Eppure tantissimi italiani, anche con disponibilità molto inferiori, se le lasciano alleggerire facilmente del 2% ogni anno, senza battere ciglio. Per giunta non a vantaggio delle casse dello Stato!
Il 2% annuo è infatti l’ordine di grandezza di quanto viene mediamente raschiato via dall’industria parassitaria del risparmio gestito e della previdenza integrativa. Ovviamente è impossibile una misurazione col bilancino di quanto sottraggono in vari modi ai loro sventurati clienti, ma da numerosi studi si ricava appunto il 2% annuo come ordine di grandezza. Risultano infatti annualmente costi pari a:
- 1,9% complessivo per i fondi comuni secondo la Banca d’Italia (“Il costo dell’investimento in fondi comuni”, Relazione annuale 2017);
- 1,4% per la sola gestione dei fondi, a cui va aggiunto però dallo 0,7% all’1,5% di costi d’ingresso, secondo la Consob («Il costo dei fondi comuni in Italia», Discussion Papers n. 8);
- dal 2% al 2,8% per le principali società di vendita non allo sportello, secondo Mediobanca (Gian Luca Ferrari, «Italian Asset Gatherers», Mediobanca Securities, 5-2-2019).
Lo stesso Sole 24 Ore ammette costi medi “complessivamente dall’1,5 al 2,5%, ma con picchi molto più elevati per prodotti via via più complessi” (Marcello Frisone, «Nelle performance finali pesano i costi impliciti», in Plus24, 14-10-2019).
Eppure molti italiani si preoccupano di un’eventuale patrimoniale, anziché del salasso continuo che anno dopo anno subiscono i loro risparmi. Salasso che possono facilmente interrompere, smobilizzando tutti i fondi comuni, sospendendo ogni versamento in fondi pensione e polizze e riscattando tutto quanto possono riscattare.
Al danno si aggiunge poi la beffa. Impiegati di banca e sedicenti consulenti finanziari agitano lo spauracchio di un nuovo prelievo sui conti correnti, tipo quello dello 0,6% del governo Amato. Spacciando per concreto un rischio attualmente inesistente, li convincono a sottoscrivere i loro prodotti e così gli portano via molti più soldi di ogni fantomatica patrimoniale.
________________________________
Contro la crisi Covid sì a un contributo del 2% per ricchezze superiori a 50 milioni. Firma la petizione de ilfattoquotidiano.it – FIRMA LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez