Via libera della Conferenza Stato-Regioni al piano vaccini presentato da Domenico Arcuri. “Nei primi giorni di gennaio parte la vaccinazione di massa”, ha detto nel corso della riunione il commissario per l’emergenza coronavirus. Secondo quanto si apprende, oggi stesso Arcuri invierà alle Regioni una sorta di ‘libretto delle istruzioni’ per il vaccino ed entro la settimana tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione.
Verranno consegnate il 90% delle richieste di dosi avanzata dalle Regioni e questo perché è stato stimato che non si vaccinerà il 100% del personale sanitario previsto. La prima fornitura sarà di 1.833.975 di dosi, mentre la seconda di 2.507.700 dosi. Sarà la Lombardia a ricevere la maggior quantità di dosi del vaccino anti-Covid: la regione di gran lunga più colpita dall’epidemia avrà 304.955 ‘shot’, secondo l’ufficio del commissario straordinario all’emergenza Arcuri. Seguono Emilia Romagna (183.138 dosi), Lazio (179.818), Piemonte (170.995), Veneto (164.278) e Campania (135.890). In coda la Valle d’Aosta con 3.334 dosi (leggi l’elenco, regione per regione).
“Rispetto alle valutazioni che avevamo fatto, dopo il via libera dell’Ema, saremo pronti a partire con alcuni giorni di anticipo” con la somministrazione delle prime dosi di vaccino, ha confermato il ministro della Salute Roberto Speranza, sottolineando quindi l’importanza di “essere pronti con i piani regionali”. I primi italiani saranno vaccinati già subito dopo Natale e prima dell’inizio del 2021 se l’Ema nella riunione in programma il 21 dicembre darà il via libera al farmaco della Pfizer: è questo l’ultimo timing emerso dal vertice. Nelle prossime ore verrà definito il numero di persone alle quali somministrare il vaccino nel giorno simbolico, lo stesso in tutta Europa, sulla base delle quantità che Pfizer sarà in grado di consegnare.
Si tratta di una sfida, quella della campagna vaccinale, “che vinceremo insieme”, ha detto il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia. “Oggi diamo il via libera al piano di distribuzione e domani portiamo il documento condiviso in Conferenza Stato-Regioni in modo da renderlo subito operativo anche dal punto di vista formale – ha aggiunto – Le Regioni hanno fatto insieme al commissario Arcuri un lavoro puntuale e molto rigoroso”. Durante la riunione l’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha proposto di creare una anagrafe sanitaria con l’elenco dei cittadini vaccinati.
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