L’Europa si avvicina al Natale introducendo restrizioni severe, coprifuoco e lockdown, il più duro iniziato oggi in Germania per volere della cancelliera Angela Merkel. E l’Oms, nelle sue raccomandazioni, invita a indossare le mascherine durante le riunioni familiari in casa. L’Organizzazione mondiale della Sanità avverte inoltre che c’è un “alto rischio” di una nuova ondata di coronavirus all’inizio del 2021 in Europa, facendo riferimento all’ipotesi che i Paesi Ue temono da settimane.

La situazione resta grave – seppure con numeri assai più contenuti rispetto a quelli italiani – in Germania, che ha comunicato la registrazione di 952 nuove vittime causa Covid nelle ultime 24 ore. I numeri diffusi dal Robert Koch Institute, che segnano il picco assoluto raggiunto in una sola giornata dall’inizio della pandemia ma che potrebbero includere anche decessi non conteggiati nei giorni precedenti, arrivano mentre il Paese ha deciso di chiudere tutto a pochi giorni dall’inizio delle festività natalizie. Intanto anche negli Stati Uniti il coronavirus non accenna a rallentare la diffusione: nuovo record di contagi con oltre 248mila nuovi casi e di morti, che nell’ultimo giorno sono stati 3019. Oltre 100mila ricoveri per il 14esimo giorno consecutivo. Guardando ancora all’Europa, Londra entra in zona rossa e il presidente del Consiglio scientifico francese, Jean-François Delfraissy, ipotizza un’uscita dalla crisi pandemica “nell’estate o nell’autunno 2021” grazie al vaccino che, ha detto il premier Castex, sarà somministrato a partire “dall’ultima settimana di dicembre, se ci saranno tutte le condizioni”.

Le raccomandazioni dell’Oms – “Le riunioni al chiuso, anche le più piccole, possono essere particolarmente rischiose per via di gruppi di persone, giovani e anziani, di famiglie diverse. Dovrebbero essere tenute all’aperto, se possibile, e i partecipanti dovrebbero indossare mascherine e mantenere il distanziamento. Al chiuso è fondamentale limitare le dimensioni del gruppo e garantire una buona ventilazione per ridurre il rischio di esposizione”, raccomandano gli esperti dell’Oms Europa, che invitano a “eliminare la possibilità di affollamento, specialmente in ambienti confinati o chiusi, anche durante i viaggi”. Dunque, anche per quanto riguarda lo sci, specificano che “a 11 mesi dall’inizio della pandemia, sappiamo che le località sciistiche hanno svolto un ruolo significativo nel diffonderla in tutta Europa e che gli incontri sociali sono stati fondamentali per la sua rinascita durante e dopo l’estate”.

Germania – Il precedente record di decessi era stato toccato venerdì scorso, quando erano stati 598. Oggi invece il numero dei morti tedeschi arriva vicino a quota mille, una soglia che il Paese non aveva nemmeno immaginato di poter raggiungere. Che il lockdown light non fosse servito il governo lo aveva capito da inizio dicembre ed ha provato a correre ai ripari con una chiusura totale, al via proprio da oggi. Forse troppo tardi: l’Rki comunica che sono stati registrati anche 27.728 nuovi casi, molti più di mercoledì scorso quando i contagi giornalieri erano 20.815. Il picco di positivi in un giorno è stato toccato sempre venerdì scorso, con 29.875. Lothar Wieler, capo del Robert Koch Institute, ha rimarcato che la situazione “è più grave di quanto sia stata finora” in quanto “il numero di casi è più alto che mai e continua a salire. C’è il pericolo che la situazione peggiori e che diventi sempre più difficile gestire la pandemia e le sue conseguenze”. Sotto forte pressione le terapie intensive della Sassonia, Land in emergenza da settimane che da lunedì è già entrato in lockdown, con negozi e scuole chiusi. “Nei giorni scorsi siamo già stati costretti più volte a dover decidere chi riceve l’ossigeno”, ha affermato un medico di Zittau, Mathias Mengel, parlando alla radio Mdr. Il governatore cristiano-democratico della regione, Michael Kretschmer, ha inoltre invitato i cittadini a non andare “a Natale in chiesa. Siamo estremamente allarmati nel vedere che i numeri dei contagi continuano ad aumentare”, ha aggiunto, annunciando che per i prossimi giorni non esclude nuove misure sulla mobilità interna nella regione.

Stati Uniti – Negli Usa i morti sono stati 2.706. Inoltre, è da 13 giorni che si registrano oltre 200.000 casi giornalieri. Anche il numero di persone ricoverate è ai massimi dall’inizio della pandemia, con 113.000 pazienti ospedalizzati per Covid solo martedì, secondo i dati aggiornati del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti. L’enorme campagna di vaccinazioni che è stata lanciata lunedì negli Stati Uniti, con le prime somministrazioni del farmaco di Pfizer-BioNTech, non consentirà di arginare l’attuale impennata, hanno avvertito le autorità sanitarie, perché ci vorranno diversi mesi prima che una parte sufficientemente ampia della popolazione sia immunizzata. Per questo gli esperti insistono sulla necessità di rispettare ogni precauzione, soprattutto in vista dell’avvicinarsi delle festività di fine anno.

Regno Unito – Sono entrate in vigore a Londra le restrizioni a ‘livello 3’, il massimo delle misure anti-Covid nella scala messa a punto dal governo britannico. Le nuove restrizioni saranno valide anche in parti dell’Essex e l’Hertfordshire e prevedono la chiusura di pub e ristoranti, il divieto di ricevere persone in casa al di fuori dei propri familiari, mentre sarà permesso incontrarsi all’esterno in gruppi fino a sei. La situazione nella capitale, dove si registra un aumento dei contagi da Covid-19, è “molto preoccupante”, aveva dichiarato il sindaco Sadiq Khan, sollecitando l’intervento del governo per riportare l’andamento dell’epidemia sotto controllo. Il ministro della Salute, Matt Hancock, ha spiegato che il provvedimento si è reso necessario per allentare la pressione sugli ospedali.

Francia – In un’intervista a Le Parisien, il presidente del Consiglio scientifico francese, Jean-François Delfraissy chiede ai francesi di restare prudenti. Bisogna “resistere” e mantenere un atteggiamento prudente “ancora per tre-sei mesi”. Attualmente la Francia si trova si trova in una fase “di stagnazione dei nuovi casi intorno ai 10-15mila al giorno”, ha affermato, ricordando che “l’ondata di freddo ha favorito la ripresa di circolazione” del virus. Il rischio di una terza ondata “non è trascurabile” ma bisogna “fare di tutto per evitarla”. Il paese potrebbe essere meglio preparato nei prossimi mesi ad affrontare il coronavirus, ha ancora osservato, grazie all’arrivo di “test antigenici più sensibili”, “prelievi salivari e di un nuovo medicinale a base di anticorpi monoclonali”.

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