Il divieto di spostamento tra comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno previsto dal decreto Covid che fa da cornice all’ultimo dpcm potrebbe essere rivisto. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, stando a quanto riferisce l’Ansa citando fonti parlamentari, sta valutando eventuali deroghe, soprattutto per i piccoli paesi che rischiano di essere penalizzati rispetto alle grandi città. Finora il premier ha sempre escluso di fare retromarcia, ma le pressioni dentro e fuori la maggioranza si stanno facendo sempre più forti, specie dopo le tensioni delle ultime ore su Mes e Recovery fund. I renziani sono i primi ad esultare per l’apertura di Conte, ma anche nel Pd c’è chi, come il capogruppo al Senato Andrea Marcucci, chiede che “prevalga il buonsenso”. E dalle opposizioni si muove il leader della Lega Matteo Salvini, che dovrebbe sentire direttamente il premier per fare il punto della situazione e ribadire le proposte del Carroccio per le restrizioni durante le festività. A chiudere il cerchio c’è pure la presa di posizione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, secondo cui “è assurdo potersi spostare in una città grande come Roma e non tra i piccoli comuni”. Poi conferma che la regola verrà rivista: “Ci si sta già lavorando“.

La politica sembra quindi muoversi in modo bipartisan, anche se il ministro della Salute Roberto Speranza torna a chiedere “massima prudenza“: “Durante queste vacanze di Natale – ha spiegato a Porta a porta – quando tante persone resteranno a casa, è l’occasione buona per limitare i contatti, gli spostamenti che non sono inevitabili, evitare occasioni in cui il contagio può ancora diffondersi perché siamo vicini alla meta, manca davvero poco. Sarebbe un peccato incredibile sprecare il lavoro fatto in queste settimane e piombare tra gennaio e febbraio, proprio quando partiranno le vaccinazioni, in una nuova fase di recrudescenza“. Resta ora da capire le modalità con cui l’esecutivo ha intenzione di intervenire. Una delle ipotesi è che il decreto legge che prevede lo stop agli spostamenti nei giorni di festa (a eccetto di chi deve farlo per motivi di salute, lavoro o necessità) venga modificato durante l’iter di conversione in Parlamento. Ad esempio introducendo deroghe per chi vive in comuni sotto una certa soglia di abitanti. L’alternativa è quella di aggiornare le Faq sul sito del governo, fornendo un’interpretazione più estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni.

L’apprezzamento di Italia viva non si è fatto attendere: per la ministra Teresa Bellanova “ricredersi è un segno di saggezza. E come si suol dire, per la saggezza non è mai troppo tardi”. Anche il capogruppo dei dem a Palazzo Madama Marcucci, dopo che nei giorni scorsi aveva chiesto con insistenza di rimettere mano alle regole, ora punta a trovare una soluzione che metta d’accordo tutti: “Lunedì spero che la maggioranza abbia una proposta concreta da sottoporre al Governo, durante la capigruppo in Senato”, dice. Ma nel Pd non tutti la pensano allo stesso modo: “Dal profondo del cuore la penso come la signora Merkel. È doloroso ma il modo migliore per onorare il Natale è fare in modo che il numero dei decessi scenda”, avverte la sottosegretaria alla Sanità Sandra Zampa. “Prima di cambiare quelle regole, ci si dovrebbe documentare sugli esiti in termini di numero di nuovi contagiati derivanti dal festeggiamento del giorno del Ringraziamento in Usa”.

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