Alcuni ricercatori dell’Università di Hong Kong hanno messo a punto una tecnologia che alimenta gli smartwatch tramite i movimenti del polso e del braccio su cui sono indossati, una tecnologia indubbiamente utile, soprattutto per le persone che hanno bisogno di essere monitorate 24 ore su 24, senza mai dover togliere lo smartwatch per ricaricarlo.

In realtà un qualsiasi comune orologio meccanico automatico funziona già sfruttando i movimenti corporei per restare sempre in carica, ma, ovviamente, l’energia che serve a farlo funzionare è infinitamente più piccola rispetto a quella che serve per far funzionare uno smartwatch odierno.

I ricercatori di Hong Kong dunque hanno adottato un accumulatore in grado di raccogliere l’energia cinetica, ma è poi un particolare “convertitore magnetico di frequenza” ad amplificarne il rendimento fino a 10 volte. Ad esempio in questo modo, muovendo il braccio per orientarlo verso i nostri occhi, l’energia potrebbe essere sufficiente per accendere il display e visualizzarne le informazioni. Ovviamente più ci muoviamo, più l’accumulatore potrà essere ricaricato di energia.

Se questa tecnologia prenderà piede, si potrà alimentare uno smartwatch e le relative funzioni con la possibilità di non ricaricare mai la batteria, operazione tra le più frequenti (purtroppo) con gli smartwatch attuali.

I ricercatori hanno affermato che vogliono portare sul mercato questa tecnologia e saranno ben contenti di parlarne con i grandi brand che già producono indossabili a livello globale.

Sarebbe un sogno avere degli smartwatch con un’autonomia illimitata. Non dover ricaricare mai un oggetto del genere è una comodità, così da poter monitorare in maniera precisa ed efficace i parametri ad ore precise e consequenziali senza la paura di doverlo staccare dal polso.

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