L’aumento continuo dei prezzi degli smartphone top di gamma ha creato un vuoto nel mercato. Questo ha permesso la nascita di un nuovo segmento popolato da smartphone dalle ottime caratteristiche e dedicati a chi desidera dei prodotti molto validi senza per forza doversi affidare ai dispositivi premium più costosi. Proprio in questa fascia di prezzo medio-alta entra in gioco Oppo Reno4 Pro 5G, il quale ha tutte le carte in regola per poter diventare un best buy.

Difficilmente a prima vista si può notare che questo smartphone non sia un vero top. Lo schermo curvo a 90 Hz, la scocca in vetro lucido, le tre fotocamere, la ricarica rapida a 65 W ed il lettore di impronte sotto il display sono caratteristiche che fino poco tempo erano esclusiva dei modelli più costosi come anche la connettività 5G.

Design

Il primo incontro con Oppo Reno4 Pro 5G stupisce: la qualità delle finiture degli smartphone di fascia media è migliorata incredibilmente negli ultimi anni. Il sandwich di vetro Gorilla Glass 6 curvo ai lati che racchiude la struttura in metallo non vi farà mai dubitare dell’alta qualità costruttiva che l’azienda è in grado di garantire ai propri prodotti. I due pulsanti del volume separati sono un dettaglio apprezzabile, tanto quanto il piccolo accento verde nel pulsante di accensione. Tutti e tre restituiscono alla pressione un feedback secco e deciso. L’unico difetto di questa finitura è l’impossibilità di mantenere il retro dello smartphone decentemente pulito, una finitura opaca avrebbe aiutato.

La parte frontale è dominata da un ampio display curvo da 6,55 pollici. Il pannello OLED con risoluzione Full HD+ (1080 x 2400 pixel) dall’aspetto allungato (20:9) è in grado di raggiungere i 90 Hz. Oltre a garantire l’ottimo contrasto ed i colori brillanti tipici dei display di questa categoria, favorisce una sensazione di velocità e fluidità che solo un display dall’alto refresh rate può garantire.

Lo smartphone permette lo sblocco con autenticazione biometrica grazie al riconoscimento facciale 2D effettuato con la fotocamera presente nel piccolo foro nell’angolo del display oppure con il lettore di impronte ottico. Entrambi i metodi hanno pro e contro: il riconoscimento facciale non è dei più sicuri ma è molto veloce, il lettore di impronte è più sicuro ma a volte ci impiega quella frazione di secondo in più a sbloccare il dispositivo.

Configurazione hardware e prestazioni

Cuore del dispositivo è il processore Qualcomm Snapdragon 765G, che come forse saprete non è il prodotto di punta dell’azienda statunitense, ma che sa sorprendere positivamente: lo smartphone infatti non è mai risultato lento o poco reattivo, complice forse anche il display dal refresh rate di 90 Hz, Oppo Reno4 Pro 5G è sempre ed in ogni momento stato in grado di superare le mie aspettative. I 12 GB di RAM del modello in test sono decisamente esagerati ma i 256 GB di storage che li accompagnano sono una piacevole sorpresa vista la mancanza di uno slot di espansione MicroSD.

Sì, come il nome suggerisce questo dispositivo è dotato di connettività 5G. No, al momento non dovreste cambiare il vostro smartphone solo per questo, in quanto la diffusione della rete telefonica è ancora in alto mare e solo in pochissime zone è possibile sfruttarla. Ad ogni modo, se dovete acquistare un nuovo smartphone e capita che questo abbia il supporto al 5G, ciò è un punto a favore che potrebbe permettervi di tenerlo più a lungo. Dei due slot disponibili per il Dual SIM solo il principale supporta il 5G, il secondario utilizzerà la rete LTE.

Oppo Reno4 Pro 5G è un ottimo compagno anche per guardare video, serie TV o per l’ascolto di musica grazie alla presenza di due speaker stereo. Uno è posizionato nel bordo inferiore accanto alla porta di ricarica, il secondo non è nient’altro che la capsula auricolare amplificata. Il volume è alto e la separazione stereo è buona, tuttavia la differenza di potenza e qualità dei due speaker a volte disturba. Purtroppo manca il jack per le cuffie da 3,5 mm ma nella confezione sono inclusi un paio di auricolari USB Tipo-C.

Fotocamere

La differenza sostanziale tra uno smartphone di fascia media ed un top di gamma vero e proprio molto spesso sta nel comparto fotografico. Le differenze, soprattutto negli ultimi anni, si stanno davvero assottigliando ma un utente che ha un occhio allenato e, soprattutto, che sa cosa e dove guardare nota immediatamente delle differenze a volte importanti.

Oppo Reno4 Pro 5G ospita tre diverse fotocamere, con lenti che possiedono tre lunghezze focali (zoom) diverse e che sono tutte e tre utili nella vita di tutti i giorni. La fotocamera principale con lunghezza focale equivalente di 26 mm è una 48 Mpixel dotata di stabilizzazione ottica OIS e sistema di messa a fuoco a rilevamento di fase PDAF. I risultati ottenuti da questo sensore sono nella media, non stupiscono per qualità ma non deludono più del previsto.

Al buio completo, nonostante l’utilizzo di un cavalletto e della modalità software dedicata, Reno4 Pro 5G non è riuscito a sorprendere. Negli scatti catturati di notte in presenza di luce artificiale (anche se poca) o inquadrando punti luminosi quali insegne o finestre dei palazzi, si è però difeso bene.

Una fotocamera da 13 Mpixel con PDAF e lunghezza focale equivalente di 52 mm (zoom 2x) è stata scelta come teleobiettivo. Non può permettersi di vantare incredibili livelli di ingrandimento come gli smartphone top di gamma dotati di lente periscopica, tuttavia è utile, comoda e produce risultati gradevoli. Altalenante invece la terza fotocamera da 12 Mpixel con lente grandangolare (120°). Nonostante nelle migliori condizioni anch’essa sia davvero pratica e in grado di scattare belle foto, confrontandola con gli altri due sensori si nota una diversa calibrazione dei colori. Sembra quasi il software cerchi di elaborare maggiormente l’immagine per compensare una qualità del sensore inferiore alle altre due fotocamere.

La fotocamera grandangolare viene utilizzata anche per la registrazione di video in modalità Ultra Steady, una delle particolarità di questo prodotto, che però durante i test non è riuscita a compensare vibrazioni eccessive o improvvise. Ad ogni, modo questa modalità tornerà molto utile durante la registrazione di filmati agli utenti dalla mano tremolante anche se non è in grado di sostituire la vostra action cam.

I selfie infine dipendono molto dalla situazione. Il sensore da 32 Mpixel può scattare immagini incredibilmente dettagliate in caso di buona illuminazione ma perde velocemente qualità al buio.

Autonomia

La batteria ha una capacità totale di 4000 mAh, in linea con altri smartphone della stessa fascia di prezzo e anche alcuni che costano un po’ di più. Il chip Qualcomm è veramente ben ottimizzato e non è mai capitato di riuscire a scaricare Oppo Reno4 Pro 5G in una singola giornata. Se così non fosse, c’è sempre a disposizione il caricatore SuperVOOC 2.0 incluso nella confezione e in grado di ricaricare le due celle da 2000 mAh alla potenza totale di 65 W. Ciò significa poter riportare lo smartphone da completamente scarico fino al 60% in soli 15 minuti, mentre una ricarica completa ne richiederà solamente 36.

Manca, nonostante la scocca in vetro, la bobina per la ricarica wireless, un’omissione che si perdona presto una volta provata la durata della batteria e la velocità a cui è possibile ricaricarla con il cavo dalla porta USB Tipo-C.

Software

La versione di Android 10 personalizzata da Oppo con la sua interfaccia utente ColorOS 7.2 non disturba particolarmente, anche se ci sono ancora dei piccoli problemi da risolvere, come ad esempio una personalizzazione dell’area delle notifiche che limita nelle funzionalità l’interazione con tali avvisi. Le impostazioni di sistema potrebbero essere riorganizzate per ridurre la lunga lista di menu che può disorientare gli utenti meno esperti e le app preinstallate potrebbero finire per essere solo scomodi doppioni di applicazioni Google (o di terze parti) che tali utenti utilizzano già.

Detto questo, il livello di personalizzazione che il software permette è ottimo e la maggior parte delle aggiunte fatte da Oppo ad Android sono utili e comode da avere. Basti pensare alla funzione di clonazione delle app di messaggistica (che permette ad esempio di utilizzare due profili WhatsApp in contemporanea), il comodo file manager integrato oppure le complete e granulari impostazioni di gestione della batteria.

Conclusioni

Oppo Reno4 Pro 5G è uno smartphone completo che dalla sua ha alcuni notevoli assi nella manica. Nonostante non sia consigliato a chi come primo interesse in uno smartphone ha la fotocamera, le immagini ed i video registrati con lo smartphone saranno più che sufficienti per tutti gli altri.

Non si sente nemmeno per un attimo la mancanza di un processore top di gamma, sempre che non lo si confronti direttamente con un dispositivo più potente. La batteria soddisfa anche l’utilizzo più intenso e la ricarica rapida a 65 W è incredibilmente utile. Il design non ha nulla da invidiare agli smartphone più costosi e, nonostante non sia adatto a tutti per via del prezzo che sfiora gli 800 euro, si propone come valida alternativa premium agli smartphone top che hanno superato di gran lunga la soglia dei 1000 euro di prezzo di listino.

Articolo Precedente

Apple, addio a Google grazie allo sviluppo di un motore di ricerca proprietario?

next
Articolo Successivo

Windows 10, Microsoft al lavoro per un’interfaccia rinnovata nel 2021

next