Non è stato facile capire come affrontare la recensione di Xiaomi Mi 10T Pro 5G. Il motivo? Ci troviamo davanti a un dispositivo assolutamente valido sotto molti punti di vista, ma di cui probabilmente non avevamo davvero bisogno. Risulta infatti difficile inquadrare il nuovo arrivato nella proposta commerciale del produttore cinese. Siamo abituati a vedere nuovi smartphone Xiaomi con caratteristiche simili e spesso sovrapponibili a modelli già in commercio ma, nonostante ciò, il produttore cinese non è mai stato criticabile, grazie a prezzi sempre molto concorrenziali, e inferiori ai diretti concorrenti.

Questa volta la situazione è un po’ diversa. Mi 10T Pro 5G arriva in Italia a partire da 599 euro nella versione 8/128 Gigabyte fino ad arrivare a 649 euro per la configurazione che prevede 256 Gigabyte di memoria interna. In quanto successori del fortunatissimo Mi 9T, ci aspettavamo forse un posizionamento più aggressivo. Intendiamoci, sono comunque cifre adeguate a quanto offerto ma che – oltre a metterlo in diretta concorrenza con tanti altri dispositivi – potrebbero anche renderlo meno attraente se confrontato con il fratello maggiore Mi 10. Quest’ultimo ormai è reperibile online a cifre simili (a volte anche inferiori) e mette a disposizione quel qualcosa in più, che manca al nuovo arrivato.

Design ed ergonomia

Mi 10T Pro 5G non spicca per originalità. La scocca è realizzata in vetro ed è disponibile nelle colorazioni Cosmic Black, Lunar Silver, Aurora Blue. La prima è quella in nostro possesso ed è certamente la meno accattivante delle tre. Il pannello purtroppo trattiene troppo le impronte digitali. Bocciato dunque il trattamento oleofobico. Il retro ospita anche il comparto fotografico, la cui sporgenza è davvero molto evidente. Non passa di certo inosservato.

Il pannello si curva leggermente sui lati prima di incontrare il telaio laterale in alluminio, dove sulla destra Xiaomi ha posto il bilanciere del volume e il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali all’interno del pulsante di accensione, che è risultato sempre rapido e affidabile nel riconoscimento. È comunque possibile utilizzare anche il riconoscimento del volto per accedere allo smartphone.

Il bordo inferiore ospita l’altoparlante, che assieme alla capsula auricolare offre un suono stereo, di qualità che possiamo definire nella media. Troviamo poi il carrellino per le SIM (non c’è espansione di memoria, ma si possono utilizzare due schede telefoniche contemporaneamente) e la porta USB Type-C per la ricarica.

La prima sensazione non appena si prende in mano Mi 10T Pro è di assoluta solidità e buona qualità costruttiva. Le dimensioni pari a 165.1 x 76.4 x 9.3 mm e il peso di 218 grammi contribuiscono a trasmettere tale sensazione, ma non possiamo dire che è uno smartphone comodo da portare con sé, anzi è ingombrante e pesante. Se siete soliti a trasportarlo in una borsa o utilizzate indumenti con tasche ampie e profonde, probabilmente non avrete problemi, ma non pensate di farlo sparire facilmente in ogni tasca. Inoltre il peso non risulta essere molto ben bilanciato, e diventa difficile impugnarlo e usarlo con una sola mano.

Lo schermo è un pannello IPS LCD da 6,67 pollici con risoluzione Full-HD+, certificato HDR10. Tutti (o quasi) abbiamo storto il naso quando abbiamo visto l’assenza di un pannello AMOLED, presente invece su MI 10. Tutti (o quasi) dobbiamo ricrederci. Il display è di alta qualità e offre un’esperienza visiva appagante, con un ottimo contrasto, colori vivaci e ottima luminosità. La regolazione automatica della luminosità funziona bene e non si è mai costretti ad agire per regolarla manualmente. Discreta la visibilità all’aperto che – in giornate molto soleggiate – potrebbe essere un po’ compromessa a causa anche dei riflessi della copertura in vetro. E poi c’è il LED di notifica, che sta ormai scomparendo, ma che è sempre un piacere ritrovare. È piccolo e discreto, in una sola parola, perfetto. Di contro manca il jack audio da 3,5 mm.

Una delle caratteristiche più pubblicizzate da Xiaomi è la frequenza di aggiornamento a 144 Hz, un valore poco sfruttabile al momento dato che non è supportato da tantissime applicazioni o giochi. Ad ogni modo, è innegabile la fluidità del display di Mi 10T Pro. Inoltre, grazie alla tecnologia Adaptive Sync il software adatta automaticamente il refresh rate al contenuto che stiamo visualizzando, ottimizzando così anche il consumo energetico.

Prestazioni e autonomia

Non avevamo alcun dubbio sulle prestazioni di Mi 10T Pro. Sotto la scocca troviamo la stessa piattaforma hardware di Mi 10, ossia processore Qualcomm Snapdragon 865, 8 Gigabyte di RAM e 128 o 256 Gigabyte di memoria interna, purtroppo non espandibile. Lo smartphone Xiaomi non ha affatto deluso, mostrandosi sempre fluido e reattivo. Mai alcuna incertezza o rallentamento, nemmeno quando messo sotto stress o con i videogiochi. Molto buona anche la dissipazione del calore, difficile percepirlo sul retro, anche dopo un lungo utilizzo.

Soddisfacente anche l’autonomia della batteria da 5000 mAh che, con un utilizzo classico misto lavoro e intrattenimento, ha permesso di utilizzarlo per due giorni a fronte di quasi 6 ore di schermo acceso. Ad ogni modo, anche utilizzandolo più intensamente, arriverete a sera con ancora una buona percentuale di carica residua. C’è poi il supporto alla ricarica rapida da 33 W, con caricatore incluso in confezione dove troviamo anche una pratica custodia protettiva.

Il merito di questi risultati va anche all’ottimizzazione software effettuata da Xiaomi. Mi 10T Pro 5G arriva con a bordo Android 10 personalizzato con l’interfaccia grafica MUI 12 che continua a perfezionarsi giorno dopo giorno. La nuova interfaccia infatti si presenta molto più pulita rispetto alle precedenti senza mettere da parte le tante funzioni disponibili così come le possibilità di personalizzazione.

Completa la connettività: Bluetooth 5.1, Wi-Fi ax dual-band, GPS A-GLONASS BDS Galileo, NFC, porta a infrarossi, ovviamente 5G. Peccato per l’assenza del jack audio da 3,5 mm già sottolineata in precedenza.

Fotocamera

Mi 10T Pro 5G integra sul retro tre fotocamere. Xiaomi sceglie ancora una volta di seguire la linea introdotta con Mi Note 10 e adottare il sensore principale da 108 Megapixel, prodotto da Samsung con ottica con apertura f/1.7 e stabilizzazione ottica dell’immagine. Ad accompagnarlo ci sono un grandangolare da 13 Megapixel e un ultimo sensore da 5 Megapixel per le macro. Insomma, una configurazione simile a quella del fratello Mi 10.

Come avrete capito, manca un teleobiettivo, anche se devo ammettere che lo zoom 2x gestito dal sensore principale si comporta molto bene riuscendo a tirare fuori scatti soddisfacenti. In generale le foto scattate di giorno sono di alto livello tanto con il sensore principale che con il grandangolare che riesce a ridurre al minimo il classico effetto distorsione.

I colori sono vivaci, molto naturali. Le foto conservano una buona quantità di dettagli. Lo scatto e l’elaborazione dell’immagine scattata alla massima risoluzione sono davvero rapidi. Peccato che il risultato cali in notturna, dove si registra un’importante perdita di dettaglio e subentra del rumore digitale che tende a rendere meno realistica la foto.

C’è la modalità notturna che riesce a migliorare un po’ la scena, ma non possiamo utilizzarla con il sensore grandangolare le cui prestazioni – in assenza di sufficiente luce – calano in maniera drastica. Nella media, invece, gli scatti macro. Insomma, è innegabile il passo avanti che Xiaomi sta facendo in ambito fotografico ma resta ancora lontano dai risultati ottenuti dai top di gamma Samsung o Huawei. Ad ogni modo, al netto degli aspetti migliorabili, ci sentiamo di promuovere il comparto fotografico.

Buoni anche i selfie scattati con la fotocamera anteriore da 20 Megapixel, in grado di realizzare anche una soddisfacente modalità ritratto. È possibile sfruttare la modalità notte anche con il sensore frontale. I video possono essere registrati fino alla risoluzione 8K a 30 fps. La stabilizzazione contribuisce ad ottenere degli ottimi risultati anche se il consiglio è di girare in 4K a 60 fps per video più stabili. Inoltre, se si registra alla massima risoluzione non è possibile passare da un sensore all’altro per allargare o restringere la scena.

Conclusioni

Questa volta è difficile trovare l’acquirente ideale per questo smartphone. Mi 10T Pro è uno smartphone che non mostra particolari criticità. Buono schermo, ottima autonomia e prestazioni eccellenti. Il prezzo di listino di 599 euro è adeguato a quanto offerto, ma – come detto in apertura – potrebbe non rendergli onore soprattutto se confrontato con i top di gamma dei rivali, già oggetto di deprezzamento. Stesso fenomeno che sta toccando il fratello Mi 10 che è possibile acquistare a cifre simili ma che mette a disposizione un design più ricercato e un display AMOLED.

Insomma, è uno smartphone valido, ma il rapporto qualità/prezzo questa volta non fa gridare al miracolo.

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