Adesso entriamo nella fase D, cioè quella del contagio elevato o elevatissimo. L’obiettivo è avere più o meno un equilibrio tra nuovi positivi e guariti. Non dico una equivalenza perfetta, ma perlomeno una situazione gestibile, come ad esempio 700 contagi e 500-600 guariti. Ma se abbiamo 1000 contagi e 200 guariti, è lockdown“. Lo annuncia, nella sua consueta diretta informativa su Facebook, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che imputa l’attuale numero preoccupante dei contagiati all’apertura dei confini regionali dopo il lockdown e al “rompete le righe” avvenuto in estate.

E aggiunge: “Se hai un incremento in termini assoluti di 800 positivi al giorno, è evidente che arriviamo alla chiusura di tutto. Vogliamo drammatizzare? No. Vogliamo fare semplicemente un calcolo numerico. Dobbiamo prepararci ad avere, da qui a un mese, il triplo dei ricoveri i terapia intensiva, cioè dobbiamo passare da 130 a quasi 500 terapie intensive occupate”.
Il presidente campano informa dell’incontro che ha avuto ieri col ministro della Salute Roberto Speranza e col commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri. E chiosa: “Stiamo lavorando ora dopo ora, giorno dopo giorno per seguire l’evoluzione dell’epidemia, non essere colti di sorpresa e non prendere decisioni sciagurate, come potrebbe essere quella di mandare i contagiati nelle case per anziani. E mi fermo qui. Era un memo dedicato a quelli che pensano di fare addirittura campagne mediatiche di sciacallaggio“.

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