Nessun ritardo nella tabella di marcia verso la presentazione del Recovery plan italiano. A precisarlo è il ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola, che parla di “notizie infondate“: “A differenza di quanto riportato da alcune testate, che non ci sono né ritardi né divisioni nel lavoro preparatorio dell’esecutivo”. Repubblica oggi titola: “Le divisioni tra i partiti fanno slittare a gennaio il piano per il Recovery fund”. In realtà il cronoprogramma resta quello previsto fin dal Consiglio europeo di luglio: in autunno la discussione sulle bozze con le strutture della Commissione, in modo da arrivare a gennaio con il piano definitivo senza rischi di bocciatura in extremis.

“Il governo segue la procedura predisposta dalla Commissione, identica per tutti gli stati membri”, ricorda Amendola, “e i ministeri hanno finora lavorato in sintonia per raggiungere insieme l’obiettivo comune di un’Italia più equa ed efficiente, consapevoli dell’occasione unica di rilancio fornita dall’Europa”. Oggi “nuovo incontro positivo con i sindaci delle Aree metropolitane dell’Anci, Presidente De Pascale dell’Upi, e la Cabina di regia delle Regioni guidata dalla presidente Donatella Tesei. Incontri in vista del Ciae di domani, dove saranno presentate le linee guida che invieremo al Parlamento per la scrittura del piano di rilancio e resilienza dell’Italia (PNRR). Le sfide indicate saranno alla base delle consultazioni informali di ogni paese europeo con Bruxelles, che si apriranno il 15 ottobre”.

Poi, “come da cronoprogramma della Commissione, il Recovery Plan sarà presentato fra gennaio e aprile 2021 perché questo è il calendario stabilito dall’Europa per tutti i 27 stati membri”.

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