Il governo accoglie i rilevi della Corte costituzionale ed alza di 362 euro l’assegno delle pensioni per gli invalidi civili al 100%. Non solo, la pensione verrà assegnata a partire dai 18 anni e non più dai 60 anni. Il decreto legge agosto prevede infatti che la cifra corrisposta agli invaliti salga dagli attuali 286 a 648 euro (651 euro con le ultime rivalutazioni) per 13 mensilità. Per sostenere l’incremento del vengono messi a disposizione per quest’anno 132 milioni di euro mentre da prossimo anno in poi lo stanziamento sarà di 400 milioni. L’aumento dovrebbe essere effettivo da settembre ma si attendono ulteriori indicazioni dall’Inps.
L’incremento dell’assegno era stato preannunciato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e fa seguito alla sentenza della Consulta dello scorso 23 giugno. La corte Costituzionale aveva giudicato troppo basse le pensioni corrisposte a persone che sono totalmente escluse del mondo del lavoro definendo l’importo “innegabilmente, e manifestamente, insufficiente”. Nel 2020 le pensioni di invalidità erano state alzate di appena 1,5 euro al mese. La disposizione del decreto interessa invalidi al 100% ed è comunque sottoposta a limiti reddituali. La soglia per accedere all’assegno è infatti di 8.469,63 euro per il percettore singolo. In caso di invalido sposato, il reddito coniugale non deve essere superiore a 14.447,42 euro. Si stima che dopo l’estensione a partire dai 18 anni la platea potenziale dei beneficiari sia di oltre 500 mila persone rispetto alle attuali 120 mila.
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