Il virus continua la sua corsa in Europa: la Spagna sfiora i tremila casi, la Francia i 2700, la Germania i 1500, il numero più alto da maggio. I nuovi focolai sono quasi sempre legati al turismo, al clima vacanziero, alle feste e agli incontri. E i Paesi si tutelano introducendo misure più severe sugli arrivi: il Regno Unito ha imposto la quarantena obbligatoria per chi proviene dagli Stati più colpiti – inclusa la Francia, che risponde con una contro-quarantena “di reciroprocità” – mentre la Danimarca sconsiglia i viaggi nei Paesi dell’Est e nella penisola iberica. La Germania ha disposto test nelle stazioni di servizio di confine per chi rientra dalla Francia e ha inserito la Spagna fra le zone a rischio, disponendo test e quarantena per chi rientra da lì. Parigi e Marsiglia sono state dichiarate zone ad alto rischio, con il prefetto della capitale che ha anche vietato i raduni con più di 10 persone nel caso in cui non si possa garantire il distanziamento, con l’obbligo di mascherina all’aperto esteso in altre zone della città.

SpagnaIl governo spagnolo ha deciso chiudere le discoteche dopo l’aumento vertiginoso dei contagi (leggi): misura simile in Croazia, dove i locali non possono rimanere aperti oltre la mezzanotte.

Croazia: record di contagi, locali chiusi a mezzanotte – Stretta antimovida anche in Croazia: da oggi l’orario di apertura di tutti i locali notturni e bar è permesso fino alla mezzanotte. Il Paese ha registrato il nuovo record negativo di contagi: nelle ultime 24 ore 208 nuovi casi di coronavirus. La fonte principale del forte aumento dei positivi sono i locali notturni e le feste di giovani sulla costa, dove in questo momento soggiornano circa 900mila turisti, in maggioranza stranieri. Per questo è stato deciso di limitare la movida. Il numero dei pazienti con il Covid è quasi raddoppiato in una settimana, dai circa 500 ai 961 di oggi. L’Austria ha invitato oggi i propri cittadini a non andare in vacanza in Croazia o a rientrare al più presto in patria, perché da lunedì la Croazia verrà messa sulla lista rossa dei Paesi per i quali sarà necessario fare un tampone al ritorno. Ieri l’Italia ha imposto il test per persone provenienti dalla Croazia.

“Quarantene incrociate” per Regno Unito e Francia – La Gran Bretagna imporrà la quarantena di 14 giorni a chi arriverà da Francia, Olanda, Monaco, Malta e Aruba. Lo annuncia su Twitter il segretario di Stato ai Trasporti di Londra, Grant Shapps. La stessa misura era stata già stata imposta il mese scorso per chi rientrava dalla Spagna. Subito è arrivata la reazione da oltremanica: Clement Beaune, segretario di Stato agli Affari europei di Parigi, ha annunciato una “misura di reciprocità“, che imporrà quindi la quarantena francese a chi arriva dalle Isole oltre Manica. Beaune, su Twitter, si rammarica per la decisione londinese, auspicando che “si torni alla normalità il più rapidamente possibile”. All’interno dei suoi confini, però, il virus si diffonde rapidamente: segnalati più di 10mila nuovi casi confermati nell’ultima settimana.

Parigi e Marsiglia sono state dichiarate zone a rischio: lo ha annunciato il responsabile del servizio sanitario nazionale francese, Jerome Salomon, spiegando che “la situazione si sta deteriorando di settimana in settimana” perché cluster di virus emergono ogni giorno in seguito a riunioni di famiglia, grandi feste e incontri durante le vacanze estive. Così, nelle due città potrebbero essere introdotte nuove restrizioni, con l’obbligo di mascherina anche all’aperto che era già stato predisposto. La prefettura della capitale ha inoltre deciso di vietare i raduni di oltre 10 persone qualora non siano garantite adeguate protezioni o distanziamento.

Germania, nuovo record di contagi e test al confine – Un nuovo record di contagi è stato stabilito in Germania con 1.449 casi nelle ultime 24 ore (ieri erano 1.445). Stando ai dati del Robert Koch Institut, è il numero più alto dal primo maggio scorso (erano allora 1639), con un fattore di contagio giornaliero R0 di 0,91 mentre il livello medio di contagio sui sette giorni è salito sopra la soglia di 1,06. “Questo trend è allarmante“, ha reso noto l’Rki e “un ulteriore inasprimento della situazione deve essere assolutamente evitata”. Dopo i casi nelle scuole di Berlino, anche nel Nordreno-Vestfalia, 12 istituti scolastici risultano colpiti dall’epidemia a due giorni dalla riapertura. Due hanno già dovuto richiudere i battenti, mentre nelle altre dieci scuole sono state previste chiusure parziali, con gruppi e classi in quarantena.

Le autorità tedesche nel Land del Baden-Wuerttemberg hanno istituito una nuova stazione di test del coronavirus in una stazione di servizio autostradale al confine francese, a causa del forte aumento di casi nel Paese vicino. L’agenzia di stampa Dpa ha riferito che il centro ha iniziato a testare i viaggiatori alla stazione di servizio di Neuenburg-Ost, oltre il confine dalla città francese di Chalampe. I viaggiatori provenienti da aree designate come a rischio devono essere testati al ritorno in Germania e il centro testerà anche tutti gli altri che desiderano essere controllati. Il Baden-Wuerttemberg ha già allestito punti di test negli aeroporti di Stoccarda, Friedrichshafen e Baden-Baden, nonché nella stazione ferroviaria principale di Stoccarda.

Stretta anche su chi rientra dalla Spagna, da oggi considerata “zona a rischio”: secondo quanto scrive la Dpa fanno eccezione però le isole Canarie. La decisione comporta che chi torna dalle vacanze nel Paese europeo deve sottoporsi al test e restare in quarantena fino al risultato.

Spagna: chiudono discoteche e barIl governo spagnolo ha deciso di introdurre misure più severe dopo l’aumento vertiginoso dei contagi (leggi). Ieri erano stati registrati quasi 3mila nuovi casi in 24 ore, tanto che il ministro aveva convocato una riunione d’urgenza con le autonomie.

Danimarca: l’elenco delle mete ‘sconsigliate’ – Dopo aver elencato Spagna, Andorra, Bulgaria, Lussemburgo e Romania come Paesi in cui i viaggi non essenziali “non sono raccomandati”, il governo danese ora sconsiglia anche viaggi in Paesi al di fuori dell’Europa ad eccezione di Canada, Nuova Zelanda, Australia, Corea del Sud, Georgia, Giappone, Thailandia, Tunisia e Uruguay.

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