Anche la Commissione europea interviene sulla situazione sempre più complicata nei centri di accoglienza sovraccarichi in Sicilia dopo l’intensificarsi degli sbarchi di persone partite prevalentemente dalle coste tunisine e libiche. Rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso del consueto midday briefing, un portavoce di Palazzo Berlaymont, ha confermato che l’esecutivo europeo è “al corrente” dell’aumento degli arrivi nella regione e delle conseguenze sulla gestione dell’accoglienza che “seguiamo da vicino”. “A Lampedusa in particolare – aggiunge – le difficoltà sono significative”.

Il portavoce della Commissione specifica che “in prima battuta è chiaramente compito dello Stato membro occuparsi di tali difficoltà, ma la Commissione europea, che ha già dato sostegno all’Italia, resta disponibile se ci saranno ulteriori richieste”. E a chi chiede se ha intenzione di intervenire sui presunti respingimenti da parte di Malta, ma anche dell’Italia, di barconi di migranti intercettati nelle acque dei Paesi europei, ribatte che “non ci sono respingimenti dei migranti da parte dell’Italia o di Malta verso la Libia. La Guardia costiera libica interviene nelle sue acque di competenza e la collaborazione dell’Unione europea con la Guardia costiera libica ha l’obiettivo di salvare vite”. Anche se, conclude, l’Unione non considera la Libia come un Paese “sicuro”, e proprio per questo motivo sta lavorando per trovare una soluzione politica alla crisi nel Paese.

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Europa, ora basta compromessi a somma zero

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