La presidente del VII municipio di Roma, Monica Lozzi, lascia il Movimento 5 stelle e si candida alla corsa per il Campidoglio del 2021. Ad annunciarlo la stessa “minisindaca” durante la presentazione del nuovo partito di Gianluigi Paragone, Italexit. “Noi veniamo dallo stesso percorso, anche se io sono stata nel Movimento da dieci anni. Il M5s ha sempre parlato in maniera critica dell’Europa. Il discorso dell’Europa ha delle ricadute importanti nei nostri territori – ha detto Lozzi – ma non ho trovato voglia di confronto. Ho creduto nel Movimento, ma oggi mi ritrovo in un Movimento che ha reso dei cittadini dei fan. E quindi ho deciso di uscire”. Lozzi ha sottolineato che la sua candidatura sarà legata a una lista civica, e non direttamente al nuovo partito dell’ex 5 stelle, “perché affronta temi troppo nazionali”, mentre per stare vicino ai cittadini, “bisogna parlare della quotidianità”. Nel presentare Italexit, Paragone ha sottolineato che “manca in Italia un partito che chieda l’uscita dell’Italia dall’Unione europea e dall’unione monetaria. Siccome tutti pensano di correggere l’Europa, a loro faccio tanti auguri ma penso che una maionese impazzita non si possa recuperare”.

Con l’uscita della minisindaca il Movimento 5 stelle romano perde un altro pezzo. È la quinta crisi che coinvolge un municipio M5s dall’inizio del mandato di Virginia Raggi. “La democrazia interna – ha scritto Lozzi su Facebook – si è rivelata una cieca oligarchia” mentre l’informazione “mera propaganda”. Meglio dunque l’Italexit di Paragone che, proprio all’indomani dell’accordo sul Recovery Fund, chiede l’uscita dell’Italia dall’Ue e dall’euro. Lozzi è il quinto minisindaco che abbandona il Movimento: nel 2018 furono sfiduciati il presidente del III Roberta Capoccioni e quello del VIII Paolo Pace (quest’ultimo oggi in FdI). In entrambi i casi, dopo le elezioni, ora governa il centrosinistra. Nel 2019 invece cadde l’XI con la sfiducia a Mario Torelli, mentre la scorsa primavera è stata la volta del IV con Roberta Della Casa: in questo caso i municipi torneranno al voto assieme al Comune il prossimo anno.

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