È stata sostituta di notte da una scultura realizzata in fretta e furia in resina nera, e dedicata una manifestante locale del movimento Black Lives Matters (Blm), la statua di Edward Colston divelta dal suo piedistallo a Bristol il mese scorso durante una delle proteste antirazziste promosse anche in Gran Bretagna sulla scia dell’uccisione a Minneapolis dell’afroamericano George Floyd. La scultura, spontanea e non autorizzata dal Municipio secondo le regole, è stata realizzata da un artista londinese, Marc Quinn, che si è occupato personalmente di far innalzare l’opera raffigurante Jen Reid, un’attivista che si è fatta notare dai media dopo l’abbattimento della statua di Colston. Secondo i manifestanti, Colston era uno schiavista, ricco benefattore di Bristol fra ‘600 e ‘700 fece fortuna anche come mercante di schiavi. Reid durante le proteste è salita sul piedistallo vuoto, mettendosi in posa con il pugno alzato verso l’alto. Le autorità locali non hanno ancora deciso cosa fare di quel piedistallo, dopo il recupero della statua di Colston e il trasferimento in un museo per restauro, mentre l’abbattimento resta oggetto d’indagini, come atto illegale, da parte della polizia che un paio di settimane fa ha arrestato un 24enne. Il sindaco della città, Marvin Rees, laburista d’origini caraibiche, pur avendo lasciato intendere più volte di non voler far rimettere Colston al suo posto, ha intanto preso le distanze dall’azione ‘spontanea’ di Quinn. “La scultura innalzata oggi è frutto della decisione di un artista di Londra – ha tagliato corto come a volerne evidenziare l’estraneità – l’installazione non ha richiesto e non ha ricevuto alcun permesso”.

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