Google Chrome, il web browser del colosso di Mountain View, potrebbe presto gravare fino al 30% in meno sul consumo di batteria dello smartphone, grazie a una nuova funzione che dovrebbe limitare i timer JavaScript nelle schede in esecuzione in background. Con l’introduzione di questa funzione, l’azienda mira a migliorare la durata della batteria per gli utenti su tutte e sei le piattaforme, sia desktop che mobile, tra cui Windows, Mac, Linux, Chrome OS, Android e Android WebView.

La tecnologia, denominata Throttle Javascript timers in background può essere abilitata dagli utenti di Google Chrome Canary 86 aprendo una nuova scheda, digitando la stringa chrome://flags/#intensive-wake-up-throttling nella barra degli indirizzi, mettendo la spunta su Enable all’interno del menu a tendina e riavviando infine il programma.

Per chi non lo sapesse, i timer di Javascript si azionano ad intervalli regolari, e il loro scopo è quello di monitorare lo scrolling della pagina e analizzare il coretto funzionamento del browser, anche dal punto di vista della visualizzazione. Questa tipologia di attività è fondamentale per poter utilizzare al meglio il browser. Nonostante ciò, questo comporta un grande dispendio di batteria. In Google Chrome i wake ups timer in background sono già limitate a 1 secondo e all’1% di utilizzo della CPU, ma questa nuova funzione mira a limitare i timer Javascript ad un singolo wake up al minuto nelle pagine inattive per un massimo di 5 minuti, portando una riduzione dei consumi della batteria che, dagli esperimenti di Google, dovrebbe variare dal 13 al 29%.

Con il rilascio della versione stabile di Google Chrome Canary 86, questa funzione sarà presente e sarà un’opzione di default. Anche altri sviluppatori di browser stanno già distribuendo delle implementazioni simili: Apple ad esempio ha modificato i timer del suo browser Safari, impostandoli però su degli intervalli di 40 secondi anziché di 1 minuto come ha invece fatto Google.

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