Bisogna insegnare la storia dei rom e dei camminanti nelle scuole, mettendo in luce che sono state vittime dell’Olocausto e che hanno partecipato a movimenti di resistenza. La decisione del tutto inedita del Consiglio d’Europa, la prima di questo genere in 70 anni, vuole usare la via della conoscenza per prevenire negazionismo e revisionismo e chiede quindi ai 47 Stati membri di includere questi temi nel curriculum scolastico. Per farlo, spiegano da Strasburgo, non sono necessarie né “ore aggiuntive” né “ulteriori spese”, perché si tratta di argomenti che possono essere inseriti nelle lezioni di varie materie.

Il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, organo esecutivo che è emanazione diretta dei governi, ritiene che sia “uno strumento efficace per lottare contro l’odio, la discriminazione e il pregiudizio nei loro confronti”. L’organizzazione internazionale, che promuove democrazia e diritti, sottolinea inoltre come sia importante evidenziare i fatti storici di cui queste popolazioni sono state vittime, ma anche il loro contributo attivo alla storia e alla cultura delle nazioni europee.

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