La setta satanica e gli abusi sessuali, ma anche il vudù, la presunta licantropia e altri riti macabri per soggiogare ancor più le vittime della sua lucida follia. Emergono nuovi particolari in merito all’arresto di Matteo Valdambrini, il 23enne di Prato arrestato 48 ore fa dalla polizia. Durante la perquisizione effettuata lo scorso febbraio nell’abitazione del giovane, gli agenti hanno sequestrato una bambola vudù senza una gamba, oltre a una fiala di sangue finto, alcune capsule di polvere rossa, una bacinella e dei sali usati per i rituali. La bambola, stando alle testimonianze dei seguaci del 23enne raccolte dalla polizia, sarebbe servita a provocare la morte della madre di una delle adepte, come richiesto al guru proprio dalla ragazza. Il rituale avvenne all’interno dell’auto di Valdambrini, alla presenza di alcuni seguaci. In base a quanto emerso dall’ordinanza ad accusare il giovane ci sarebbero le testimonianze delle presunte vittime che, scrive il gip, “appaiono univoche, precise, coerenti e vicendevolmente riscontrate”. Vittime che spesso, nei loro racconti, fanno riferimento alle violenze sessuali che sarebbero state costrette a subire. In base alle indagini, coordinate dal pm Angela Pietroiusti, le violenze sessuali sarebbero partite nel 2015, quando il guru aveva solo 18 anni. Una delle vittime, 16enne, sarebbe stata costretta a subire rapporti quasi ogni giorno, per circa 3 anni.

E proprio al capitolo abusi sessuali si collega la storia del licantropia. Secondo il racconto di una delle vittime di Valdambrini, il 23enne l’aveva convinta ad avere rapporti sessuali a tre: una sorta di rito che serviva per risvegliare la licantropia, tanto che nella funzione il capo della setta rappresentava la figura del lupo, la ragazza quella della lince e un altro ragazzo il leone. Secondo l’accusa dei pm di Firenze, poi, l’obiettivo di Valdambrini era quello di plagiare ragazzi e ragazze (minorenni o appena maggiorenni) in condizione di fragilità psicologica per poi approfittare sessualmente della situazione di superiorità psichica. Le sue prede, per questo motivo, era adolescenti più deboli di altri, che in quella setta erano convinti di ritrovare la forza che nella vita di tutti i giorni non avevano. Da qui la sudditanza psicologica nei confronti di Valdambrini, che ne abusa fino a livelli impensabili. Come quando – secondo quanto si legge in uno stralcio dell’ordinanza riportata da Fanpage – verso la fine del 2018 il 23enne racconta ai suoi adepti che avrebbe cucinato per loro “un ragù” preparato con “carne umana acquistata da un tizio che vende cadaveri a Firenze”. Secondo le testimonianze raccolte dagli inquirenti, tutti i presenti avrebbero assaggiato quanto cucinato da Valdambrini, che poi in altre occasioni avrebbe organizzato dei riti propiziatori servendosi di carcasse di animali morti (o uccisi) da poco.

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