Dopo quattro mesi di stop, la sperimentazione sui macachi del progetto Light-Up potrà ripartire. Lo ha deciso il Tar del Lazio dando il via libera alla ripresa. Il progetto di ricerca era fermo dal 23 gennaio quando il Consiglio di Stato aveva imposto la sospensione della sperimentazione accogliendo il ricordo della Lega Antivivisezione.

Lo studio portato avanti dalle Università di Parma e Torino ha “l’obiettivo di capire come il sistema visivo rappresenta una scena davanti ai nostri occhi e che cosa succede quando c’è una lesione al cervello”, spiega il coordinatore del progetto Marco Tamietto, professore ordinario di Psicobiologia e Psicologia fisiologica dell’Università di Torino. All’interno dell’Università di Parma, c’è lo stabulario dove vivono i due macachi Alan e Larry. Nati in cattività e importati dall’Olanda, sono sottoposti a “un intervento in anestesia generale senza dolore per provocare una lesione limitata della corteccia visiva che renderà cieco una parte del campo visivo dell’animale”, racconta il neuroscienziato dell’Università di Parma, Luca Bonini. Dopo lo stop forzato, il progetto di ricerca può ripartire: “Oltre centomila persone potrebbero beneficiare di questa ricerca – conclude Tamietto – ovvero tutte le persone che ogni anno in Italia hanno una lesione cerebrale o un disturbo di campo visivo”.

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