“La più grave crisi economica della storia dell’Unione europea, dovuta alla pandemia di coronavirus ha messo in evidenza il carattere incompleto della nostra unione economica e monetaria”. Lo afferma il ministro egli Esteri, Luigi Di Maio, intervento alla conferenza ‘The State of the Union’, quest’anno organizzata sulla piattaforma web dell’European University Institute. Per Di Maio “le prime risposte messe in campo dall’Unione Europea sono andate nella giusta direzione: la rimozione dei vincoli europei all’azione degli Stati membri, in materia sia di indebitamento, sia di aiuti di Stato alle imprese; il pacchetto d’emergenza, con il nuovo strumento Sure per il finanziamento dei sussidi di disoccupazione e della sanità; il rafforzamento dei prestiti della Bei. Ora è urgente definire ulteriori misure. È necessario fare un salto di qualità, definendo una risposta strutturale”.
Secondo il ministro degli Esteri italiano “la risposta non può che essere un grande piano per la ricostruzione, un vero Recovery Plan, che dovrà essere in grado di finanziarsi sul mercato, raccogliendo le risorse necessarie per il rilancio dell’economia europea. Bisogna agire adesso”. Inoltre sottolinea Di Maio che “se ci fossimo dotati per tempo di efficaci strumenti di stabilizzazione macroeconomica, anche finanziati con obbligazioni europee, non ci troveremmo a dover elaborare soluzioni sulla scorta dell’emergenza, bensì saremmo pronti a prevenire in automatico l’acuirsi della recessione”.
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