Per Giuseppe Conte si sono fatti “grandi progressi impensabili fino a poche settimane fa”. E il consiglio europeo del 23 aprile “è stata una tappa importante nella storia europea“. Pochi minuti dopo la fine del vertice con i 27 Paesi europei che ha parlato delle misure economiche per affrontare lo choc da coronavirus, il premier ha registrato un videomessaggio da Palazzo Chigi per rivendicare un primo passo avanti sull’istituzione di un fondo “nuovo e urgente” come il Recovery fund. Una linea subito condivisa dal Partito democratico e in primis dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che ha parlato di un “successo per l’Italia”. E, poco dopo, lo stesso segretario Pd Nicola Zingaretti ha esultato dicendo che “è stata riconosciuta l’importanza della proposta del governo Conte”. Anche dal fronte M5s sono partiti i primi messaggi di sostegno al premier e a quanto ottenuto fino a questo momento. Tanto che, per la prima volta dopo settimane di silenzio, è intervenuto anche il garante e fondatore Beppe Grillo: “Forse l’Europa comincia a diventare una Comunità“, ha scritto su Twitter. “‘Giuseppi’ sta aprendo la strada a qualcosa di nuovo. Continuiamo così!”. Una vera e propria benedizione della linea dell’esecutivo quella arrivata da Grillo che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe calmare le agitazioni di chi all’interno chiede invece posizioni più radicali. Chi contesta il governo sono invece Fratelli d’Italia e Lega secondo i quali quanto ottenuto è “deludente” e ci renderà “dipendenti da Berlino”.

E mentre le forze di maggioranza spingono per rivendicare un primo successo a livello europeo, all’interno c’è chi lavora per sgretolare l’asse Pd-M5s. Al centro della discussione in particolare l’ipotesi del ricorso al Mes, che da giugno sarà possibile senza condizionalità. Un’eventualità che Conte ha sempre negato, ma che Carroccio e Fratelli d’Italia accusano il governo di voler mettere in pratica. Intanto Fratelli d’Italia, per mettere in difficoltà i 5 stelle, ha deciso di presentare un ordine del giorno contro il Mes che sarà votato il 24 aprile alla Camera dopo la votazione finale sul Cura Italia. Dicendo di no all’ordine del giorno si aprirebbe di fatto al Mes, che nel Movimento continua a dividere, anche dopo il sì del Consiglio Ue a un Recovery Fund ”urgente”. Proprio questa sera il deputato M5s Antonio Zennaro ha deciso di lasciare il Movimento accusando “l’arroganza di qualche membro del governo a cui per errore il M5s ha affidato pieni poteri in materia economica”. A Montecitorio gli equilibri della maggioranza non cambiano, ma il segnale è che dentro il Movimento rimangono molte tensioni.

Il videomessaggio di Conte dopo il consiglio europeo – “Quella del consiglio europeo di stasera è stata una tappa importante nella storia europea”, è stato l’esordio del videomessaggio del premier trasmesso sulla sua pagina Facebook. “Tutti e 27 i Paesi Ue hanno accettato, anzi abbiamo accettato, di introdurre uno strumento innovativo, il Recovery Fund, un fondo comune finanziato con titoli europei che andrà a finanziare tutti i Paesi più colpiti, come l’Italia, ma non solo l’Italia”, ha detto. “E’ passato anche il principio che è uno strumento urgente e necessario. L’Italia è in prima fila a chiederlo“. L’auspicio, è stata la conclusione, è che questa “tappa importante della storia” dell’Unione “renderà la risposta europea molto più solida e coordinata“.

Poco prima il premier aveva scelto di scrivere un post su Facebook per sottolineare i “grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa”. Si è trattato, ha spiegato, di “un lungo percorso, avviato con la nostra iniziativa e con la lettera dei 9 Paesi Membri”. Il riferimento è proprio all’iniziativa di Italia, Francia, Spagna e altri sei leader perché fossero introdotte misure nuove e adeguate di fronte all’emergenza. “I 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico”. Ora però tocca alla commissione che “lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un ‘Recovery Fund’ che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico”.

Pd: “L’Europa si sta muovendo. Ora sta alla nostra forza realizzare la rinascita”
Soddisfatto anche il fronte del Partito democratico: “I governi Ue hanno compreso l’importanza della proposta del governo Conte per un fondo europeo a sostegno di famiglie e imprese”, ha dichiarato il leader del Pd Nicola Zingaretti. “Quello che chiedevamo. L’Europa si sta muovendo, come si è visto in questi giorni drammatici di emergenza Covid-19. Ora sta alla nostra forza, alla nostra creatività, al nostro impegno realizzare la rinascita e ricostruire la fiducia”. Mentre poco prima il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri aveva scritto su Twitter: “Il Consiglio europeo riconosce che il Recovery Fund è ‘necessario e urgente’ e deve avere risorse significative. Un successo per l’Italia e i Paesi che hanno spinto per questa soluzione”.

D’accordo con i dem questa volta anche il capo politico M5s Vito Crimi e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “L’Europa sta rispondendo all’emergenza coronavirus: tutti stanno finalmente comprendendo la portata della posta in gioco e facendo squadra”, ha scritto Crimi su Facebook. “Il nostro Paese chiede all’Unione il coraggio di scrivere un nuovo capitolo della sua storia e diventare compiutamente una grande comunità. Questa giornata induce all’ottimismo”. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato di un “match ancora in corso”, “ma possiamo dire di aver raggiunto un primo importante risultato: il Recovery Fund. Ora bisogna lavorare sui tempi, affinché i fondi siano disponibili da subito, per aiutare imprese, lavoratori e famiglie italiane. C’è un’Italia da ricostruire. Solo uniti ce la faremo. Grazie al presidente Conte per l’ottimo lavoro svolto fino ad ora.Grazie a chi sostiene la nostra Nazione nella sfida più importante di sempre. Non molliamo”.

Proteste Fdi e Lega: “Si delinea dipendenza perenne da Berlino”. “Conte si vergogna del risultato”
Protestano invece Fdi e Lega, che hanno invece sottolineato come al contempo i leader abbiano dato il via libera al pacchetto che comprende anche la possibilità di ricorrere al Mes senza condizionalità. Questo non implica però che l’Italia, come già specificato da Conte in più occasioni, ci faccia ricorso. “Approvato il Mes, una drammatica ipoteca sul futuro dell’Italia e dei nostri figli”, ha detto il leader del Carroccio Matteo Salvini., implicando però una cosa scorretta: al momento l’Italia non ha fatto alcun ricorso al fondo salva-Stati. “Di tutto il resto, come il Recovery Fund, si parlerà solo più avanti, ma già si delinea una dipendenza perenne da Berlino e Bruxelles. Sconfitta, fallimento, disfatta, oltretutto avendo impedito al Parlamento di votare, violando la legge”. Per leader

“Conte ci aveva abituato a conferenze stampa fiume”, ha dichiarato la leader di Fdi Giorgia Meloni, “per decantare le lodi dei suoi provvedimenti. Il fatto che oggi abbia liquidato in pochi minuti gli esiti di un appuntamento fondamentale è una dimostrazione, temo, dell’ennesimo buco nell’acqua a livello europeo. Forse in fondo se ne vergogna anche lui. Perché mentre il Fondo per la ripresa viene declinato al futuro e con contorni ancora tutti da definire, l’unica cosa certa è che tra pochi giorni sarà operativo il Mes con le sue condizionalità tutt’altro che light. C’è bisogno di liquidità subito e l’Italia non può più attendere i capricci della Germania e dei suoi satelliti”.

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