“Mascherine e ventilatori sono le munizioni che ci servono per combattere questa guerra ma non le abbiamo a casa nostra”. Domenico Arcuri, commissario all’emergenza fa il punto della situazione, a sei giorni dal suo insediamento. “Purtroppo l’Italia non produce mascherine se non in quantità insignificanti. Tutti i Paesi sono attaccati o stanno per essere attaccati dall’epidemia e chi ha la possibilità di produrre quello che serve per combatterla legittimamente se lo tiene per sé. Siamo dentro una guerra commerciale molto dura e molto complicata, c’è una infinità di speculatori ma ci sono anche molti Paesi alleati dell’Italia, che ci vogliono bene e ci aiutano”. Poi Arcuri ha ringraziato il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per la “straordinaria collaborazione nel sostegno alle attività di ricerca in giro per il mondo del materiale sanitario necessario per far fronte alla pandemia di coronavirus. Ieri abbiamo distribuito 4,9 milioni di mascherine, di cui 1,5 milioni ffp2 e ffp3 che servono di più al personale sanitario. È il numero più alto da quando è iniziata l’emergenza. Siamo passati da una media di 307068 mascherine al giorno a 1,8 milioni di mascherine al giorno. In poco tempo siamo cresciuti di sei volte nel dotare di questi strumenti indispensabili”.
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