Boy scout in bancarotta. L’organizzazione giovanile americana ha presentato domanda di bancarotta a causa di una raffica di richieste di risarcimento presentate da ragazzi che hanno denunciato di aver subito abusi sessuali. L’organizzazione potrebbe essere costretta a vendere alcune delle sue proprietà: immobili, campi base, sentieri per le escursioni. Il fondo di compensazione che verrà creato, infatti, potrebbe superare il miliardo di dollari. “I programmi di scouting continueranno durante questo processo e per molti anni a venire” ha detto Evan Roberts, portavoce dell’associazione. “I consigli locali non stanno dichiarando fallimento perché sono organizzazioni legalmente separate e distinte”.

In 110 anni di storia questa potrebbe essere la più grande e complessa crisi che gli scout americani si trovano ad affrontare: si parla di “diverse migliaia” di uomini che denunciano di aver ricevuto molestie dai propri capi-scout quando erano poco più che bambini, decenni fa. Alcuni hanno denunciato solo ora per via delle modifiche dello ‘statute-of-limitations’ nei loro Stati, cioé dell’istituto giuridico che corrisponde alla prescrizione dei reati. Una schiera di avvocati sta cercando di raggiungere un accordo: la dichiarazione di bancarotta è stata compilata nella sede di Wilmington, in Delaware, con lo scopo di permettere all’associazione di continuare a esistere e a essere operativa.

“Ci sono molti uomini arrabbiati e in cerca di giustizia – ha detto l’avvocato Paul Mones, che rappresenta numerose vittime – Non lasceranno nulla di intentato e non lasceranno che i Boy Scouts la facciano franca”. “È un vero peccato – dice una delle vittime, che resta anonimo – perché gli Scouts sarebbero una bellissima associazione, se avessero mantenuto la loro funzione”.

Rispetto al picco di popolarità negli anni Settanta, quando l’organizzazione contava oltre 4 milioni di iscritti, il numero negli anni si è dimezzato: oggi ne fanno parte meno di 2 milioni di ragazzi e ragazze. L’associazione ha provato a correre ai ripari anni fa ammettendo anche le donne, ma ha subito un duro colpo quando il suo principale finanziatore The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, ha tagliato i fondi e ritirato 400mila iscritti per fondare una sua associazione giovanile. I Boy Scouts sono solo l’ultima delle grandi istituzioni americane ad affrontare le sanzioni per abusi sessuali. Le diocesi cattoliche di molti Stati, e università come la Penn State e la Michigan University hanno pagato negli ultimi anni centinaia di milioni di dollari in risarcimenti.

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