Gli attivisti del Movimento 5 Stelle della Campania bocciano l’alleanza con il Partito democratico alle prossime elezioni regionali di questa primavera. Durante l’assemblea indetta all’Hotel Ramada di Napoli è stato schiacciante il no ai democratici, “con e senza Vincenzo De Luca candidato”, che ha toccato il 90% dei consensi. Appena più sfumata l’opposizione ad accordi con “liste civiche”, giudicate da molti un espediente dei partiti tradizionali. Le parole dei pochissimi disponibili a sedersi ad un tavolo con il Pd sono state coperte da fischi di dissenso. Presente anche il presidente della Camera, Roberto Fico, chiamato in causa da qualche intervento critico. “Per me il punto davvero importante è aver ascoltato tutti, e questo prescinde un po’ dall’idea di costruire un percorso nuovo in Campania”, ha detto Fico al termine dell’assemblea, ribadendo che ora “i facilitatori regionali porteranno a Vito Crimi queste opinioni e si deciderà“.

L’assemblea è stata caratterizzata da sette ore di interventi, circa 120, regolati rigidamente dal cronometro con due minuti a testa. La regista dell’assemblea, Valeria Ciaramino, capogruppo in consiglio regionale, ha sintetizzato così le richieste della maggioranza: “Chiediamo che a votare (su eventuali alleanze, ndr) sulla piattaforma Rousseau siano solo i campani“. A margine Fico ha risposto a una giornalista anche in merito a questo punto, sollevato da molti nel corso dell’assemblea: “Questo poi si vedrà e si deciderà”.

Roberto Fico ha concluso l’assemblea con un breve intervento: “Si è detto che siamo contro il sistema, è vero nel senso che vogliamo cambiarlo, ma siamo anche parte delle istituzioni, io sono la terza carica dello Stato e il Movimento parteciperà alle nomine, a partire dalla Rai. Possiamo decidere di dimetterci tutti e di stare all’opposizione, ma sono convinto che la fotografia della Campania a giugno non sarà diversa da quello di adesso”. “Agli Stati generali – ha proseguito – dobbiamo fare un ragionamento, dobbiamo farci delle domande ed affrontare problemi come quello della piattaforma Rousseau (contestata in diversi interventi, ndr)”. “Ognuno di noi ha responsabilità – ha concluso Fico- pensiamo a chiederci se per il Movimento un’altra strada è possibile”. Dagli attivisti, riporta l’Ansa, pochi applausi e qualche voce: “Nessun accordo con il Pd”.

La consigliera regionale Maria Muscarà ha chiesto invece se ci siano “accordi romani” per un’alleanza con i democratici. “Se è così, ditecelo, e prenderemo altre strade”. Ancora più duro Matteo Brambilla, consigliere comunale di Napoli ed ex candidato-sindaco del Movimento: “Sono arrabbiato, non avrei mai pensato di dover discutere di questo. Se si tratta di mettere una croce sul nostro simbolo affiancato a quello del Pd, non avrete mai il mio voto, né quello della mia famiglia”.

Il presidente della Camera Fico ha parlato poi al termine della assemblea: “Mi ha interessato sentire le opinioni su quello che sta facendo il Movimento, le criticità che ci sono e le cose che sono state fatte bene. È stato un incontro consultivo, le conclusioni saranno riportate al capo politico“, ha poi ribadito. Ma è d’accordo sul no ad alleanze del Pd espresso dalla base? “Ho ascoltato le opinioni, poi i facilitatori regionali porteranno a Vito Crimi queste opinioni e si deciderà”, ha replicato il presidente della Camera. “Qui ci sono tante voci, provenienti da tutta la Campania, e ci sono esigenze diverse – ha aggiunto Fico – si sono espresse opinioni in due minuti di tempo, magari allargando il tema con i gruppi le opinioni, non dico che possano cambiare, ma diventano anche più articolate e si fanno ragionamenti più ampi. Poi – ha concluso – ci vuole una maggiore informazione su tutti e di tutti su quello che accade”.

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