“Stanotte celebriamo il ragazzo che è arrivato qui a 18 anni e che si è ritirato a 38, e che è diventato il miglior padre che abbiamo visto negli ultimi tre anni. Kobe è un fratello per me“. Un foglio in mano, la voce carica di emozione e addosso la maglia con il numero 24. Il pubblico in silenzio: tutto lo stadio è un mare di viola e oro, di 8 e di 24, i numeri di maglia di Black Mamba. LeBron James parla con il cuore in mano allo Staples Center di Los Angeles per la celebrazione dei Lakers alla memoria di Kobe Bryant, della figlia e delle altre vittime dell’incidente in elicottero. “Il fatto che io sia qui ora vuol dire tantissimo per me: insieme ai miei compagni vogliamo portare avanti la sua eredità non solo per questa stagione, ma fino a quando potremo continuare a giocare a basket perché è quello che amiamo ed è quello che Kobe avrebbe voluto. Perciò, nelle parole di Kobe Bryant: Mamba out. Ma nelle nostre parole: noi non lo dimenticheremo mai. Vivrai per sempre fratello. Vi amo tutti”.

La squadra del campione, scomparso il 25 gennaio scorso, per la prima volta è tornata in campo con il tutto esaurito. Due sole sedie libere, a bordo campo: quelle in cui Kobe e la figlia Gianna si erano seduti l’ultima volta in quello stadio il 29 dicembre. Al loro posto, due maglie e un mazzo di rose rosse per rendere omaggio a una delle più grandi leggende della storia dei Lakers e alla piccola Gigi. Un video ha ricordato tutte le 9 vittime dell’incidente: Alyssa, John e Keri Altobelli, Payton e Sarah Chester, Christina Mauser, Ara Zobayan, Gianna Bryant e Kobe Bryant. Poi il cronometro ha scandito 24.2 secondi di silenzio: un numero simbolico, la maglia di Kobe e quella con cui giocava la piccola Gigi.

Fuori dallo Staples Center si era radunata la folla per poter seguire sui maxischermi la partita, poi vinta dai Portland Trail Blazers 127 a 119, ma soprattutto per assistere alla commemorazione di Black Mamba. Il discorso di LeBron James, unico a parlare, ha commosso tutti: “Mi ero preparato qualcosa di scritto ma tradirei la fiducia di tutta la Lakers Nation se leggessi qualcosa di preparato perciò vi parlerò dal cuore. La prima cosa a cui penso è il senso di famiglia. Guardandomi intorno vedo che tutti siamo in lutto, stiamo soffrendo, abbiamo il cuore a pezzi, ma in momenti del genere l’unica cosa da fare è appoggiarsi alla spalla di uno di famiglia”.

Sulla maglia che i Lakers hanno indossato nella partita c’era il logo che riporta le iniziali KB in onore del Black Mamba.”Tutti quelli che sono qui fanno parte di una vera famiglia, e so che Kobe, Gianna, Vanessa e tutta la famiglia Bryant vuole ringraziarvi dal profondo del cuore, come Kobe ha detto nel suo ultimo discorso qui in questa arena. So che prima o poi ci sarà una commemorazione per lui, ma guardo a questa serata come a una celebrazione dei 20 anni di Kobe, del sangue, del sudore, delle lacrime, del corpo allo strenuo, e delle innumerevoli volte in cui si è rialzato, delle infinite ore di lavoro, della determinazione a diventare il più grande giocatore possibile”, ha aggiunto LeBron.

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