I dati di Oxfam sulle diseguaglianze sono drammatici. Ne voglio sottolineare due che riguardano l’Italia perché evidenziano come il dibattito politico del Belpaese sia completamente inventato, senza alcun punto di contatto con la realtà.

Dai dati emerge come il 20% più ricco degli italiani detenga quasi il 70% della ricchezza mentre il 60% più povero arrivi a malapena al 13,3%. Come se non bastasse, dal 2000 il divario sta crescendo, cioè i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri più poveri. Da soli questi dati spiegano il disagio sociale e la stagnazione economica: con una simile distribuzione del reddito è evidente che l’economia non può girare.

Come si faccia in queste condizioni a continuare a rifiutare la proposta che avanziamo da anni come Rifondazione Comunista, e cioè di fare una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze a partire da un milione di euro, diventa difficile da capire. Eppure tutti i grandi partiti, dal Pd alla Lega passando per i 5stelle, sono contrari alla tassa sui grandi patrimoni.

Eppure una tassa assai modesta, che tenendo una franchigia al milione di euro – cioè il primo milione di patrimonio viene esentato – e cominci con una aliquota dell’1% per salire progressivamente fino al 5%, potrebbe dare un gettito annuale di oltre 20 miliardi e garantire non solo l’abolizione della Legge Fornero ma anche l’abolizione dei tickets e delle liste di attesa bibliche in sanità, oltre che dar luogo a molti posti di lavoro nel campo del riassetto del territorio. Eppure nulla. Tutti insieme appassionatamente contro la patrimoniale a difendere gli interessi dei ricchi, chi più sottovoce, chi facendo il gradasso – come la proposta di tassa piatta del principale rappresentante dei ricchi in parlamento, e cioè Matteo Salvini.

In secondo luogo è interessante notare come la ricchezza delle famiglie italiane sia maggiore di quella delle famiglie tedesche. Noi sentiamo dire tutti i giorni che non ci sono i soldi, che l’Italia è un paese alla canna del gas, che il sistema paese è al collasso e non si capisce come possa andare avanti. Poi dai dati scopriamo che le famiglie italiane sono più ricche di quelle tedesche. C’è qualcosa che non quadra.

Direi che il complesso dell’informazione mainstream e la vulgata espressa dalle principali forze politiche sono completamente false. L’Italia viene dipinta come un paese povero da chi vuole convincere il popolo che non c’è nient’altro da fare che prendersela con i migranti o “continuare a fare le riforme”. Il confronto politico pubblico è quindi fondato su dati volutamente falsificati perché le principali forze politiche difendono gli interessi dei ricchi.

L’Italia non è un paese povero: l’Italia è un paese con enormi diseguaglianze sociali – le più alte d’Europa – nascoste dalla retorica del paese alla canna del gas. Gli italiani se se ne accorgessero forse la smetterebbero di farsi prendere in giro da Lega, Pd e 5stelle e ricomincerebbero a lottare per i propri diritti. Come sta facendo il popolo francese.

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