“I problemi in un’acciaieria invecchiata, lo specchio dell’Italia”. Così il New York Times ha definito la crisi dell’ex Ilva di Taranto in un lungo reportage apparso in questi giorni sul sito dell’autorevole quotidiano americano a firma di Jason Horowitz. “La più grande fabbrica del Sud depresso del Paese si avvicina alla chiusura, vittima di un settore in declino, regolamentazione casuale e politica instabile”, scrive il corrispondente dall’Italia.

La lotta sull’acciaio, per il New York Times, è “un emblema di ciò che affligge l’Italia”. E la chiusura dello stabilimento, scrive Horowitz, “potrebbe avere conseguenze per la stabilità del governo italiano e dell’intera economia del Paese”. Nel lungo reportage dal capoluogo jonico con testimonianze di abitanti e sindacalisti, il sindaco Rinaldo Melucci e lavoratori dell’ex Ilva, vengono ripercorsi i problemi del siderurgico e la battaglia legale tra l’amministrazione straordinaria e ArcelorMittal seguita al tentativo di addio della multinazionale dell’acciaio.

Il New York Times ricorda come l’ex Ilva sarebbe un nuovo caso di “cattiva gestione politica” in un Paese che ha “la compagnia aerea nazionale Alitalia perennemente zoppicante, i progetti di infrastrutture in stallo” e in cui “le banche che devono essere salvate”. Arrivati a questo punto, sintetizza il quotidiano americano, l’Ilva “sembra essere troppo grande per fallire e si è guastata troppo per continuare a funzionare”.

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