Circa 5mila persone sono scese in piazza a Taranto per protestare controil piano di licenziamenti sostenuto dalla multinazionale franco-indiana AcelorMittal all’ex Ilva. Numerosa sia la presenza dei lavoratori tarantini dell’Unione sindacale di base sia quelli degli studenti, che sono scesi in piazza associando la mobilitazione dello sciopero globale per il clima (Fridays for Future) per chiedere una soluzione concreta al problema dell’inquinamento e dell’occupazione nel capoluogo tarantino. Prima della manifestazione i lavoratori dell’ex Ilva hanno organizzato uno sciopero che ha riscontrato un’alta adesione: i principali ingressi del polo siderurgico sono stati picchettati sin dalle prime luci dell’alba. “Questa lotta è fondamentale per tutto il Paese, non riguarda solo Taranto. Non è possibile che una multinazionale venga qui e saccheggi l’Italia senza alcun controllo” ha detto Giorgio Cremaschi, ex segretario generale FIOM e ora rappresentante di Potere al Popolo. “La politica non può accettare questo ricatto”.

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