L’ultima decisione della giunta della Regione Sardegna guidata di Christian Solinas è la trasparenza “a richiesta”. Da qualche settimana le delibere e gli atti dell’esecutivo regionale non sono più immediatamente accessibili e consultabili nel sito istituzionale. Cittadini e organi di stampa interessati alla consultazione dovranno infatti inviare una mail agli uffici e solo di seguito otterranno l’accesso ai documenti: una richiesta per ogni singolo documento. Una decisione che, denuncia il M5s in consiglio regionale, non soltanto viola le norme della trasparenza degli atti, ma crea una automatica schedatura degli utenti interessati a conoscere l’operato delle istituzioni regionali. “Dal 4 novembre – denuncia la consigliera 5 Stelle Carla Cruccu – incomprensibilmente non si può più consultare agevolmente ed in tempo reale il testo integrale delle delibere della giunta regionale”. “Il cittadino interessato è costretto ad inserire il proprio indirizzo email per ricevere una notifica quando la delibera verrà pubblicata nel sito della regione. Parrebbe, così, invertito il principio di pubblicità e di conoscenza degli atti che, invece, dovrebbe garantire al cittadino di monitorare l’attività della Giunta”. Per questo la Cuccu ha presentato un’interrogazione al governatore Solinas affinché chiarisca se intenda o meno “garantire la completa e tempestiva consultazione degli atti”.

L’interrogazione non ha prodotto alcun passo indietro da parte della Regione sull’adozione della nuova procedura, né tanto meno ha fugato i forti dubbi sulla sua legittimità da parte delle opposizioni: per poter visualizzare gli atti deliberativi dell’esecutivo – confermano gli uffici – occorrerà d’ora in poi registrarsi, inserendo la propria mail, per ricevere una notifica appena la delibera sarà pubblicata. E a chi solleva il problema della trasparenza risponde direttamente l’assessora agli Affari generali Valeria Satta, che spiega che in realtà l’iniziativa andrebbe incontro alle esigenze del cittadino, superando il problema delle delibere con ritardata pubblicazione: “Abbiamo voluto dare un segnale di trasparenza e di immediatezza al cittadino, che in questo modo riuscirà ad avere in tempo reale le informazioni che gli interessano sulle delibere pubblicate. Si avrà, quindi, un evidente risparmio di tempo ed una maggiore velocità di utilizzo e circolazione delle informazioni“. Non la pensa così Paolo Maninchedda, leader del Partito dei Sardi: “Anziché risolvere il problema delle delibere con ritardata pubblicazione lo si complica perché si allungano i tempi della messa on line e perché si consente alla Regione di sapere chi è interessato alla delibera”.

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