Il presidente boliviano Evo Morales rinuncia alla presidenza. L’annuncio è arrivato alle alle 16.51 locali (le 21.51 italiane), riferiscono i media locali. Il leader del Paese ha rilasciato una dichiarazione dalla città di Chimoré, nel dipartimento di Cochabamba: “Ho l’obbligo di operare per la pace. E mi fa molto male che ci si scontri fra boliviani. Mi fa male che alcuni comitati civici e partiti che hanno perso le elezioni abbiano scatenato violenze ed aggressioni”, ha spiegato. “È per questa ed altre ragioni che sto rinunciando al mio incarico inviando la mia lettera al Parlamento plurinazionale”. La comunicazione arriva ridosso delle dimissioni presentate dal presidente della Camera bassa del Parlamento e da due ministri del governo: il primo è Victor Borda, che lo ha annunciato dopo che i dimostranti hanno incendiato la sua abitazione a Potosi e preso in ostaggio suo fratello. Dimissioni presentate anche dal titolare degli Idrocarburi, Luis Alberto Sanchez, e da quello delle Miniere, Cesar Navarro, la cui casa è anch’essa stata incendiata.

Poco prima, il comandante dell’esercito boliviano, il generale Williams Carlos Kaliman Romero, aveva chiesto al leader al potere da 13 anni di “rinunciare al suo mandato” per “il bene della nostra Bolivia”. Leggendo un comunicato, l’alto ufficiale ha dichiarato che questa posizione è stata assunta “di fronte all’escalation del conflitto che attraversa il Paese e per salvaguardare la vita e la sicurezza della popolazione”. “Dopo aver analizzato la situazione di conflitto interno “, dice ancora il documento, “suggeriamo al presidente dello Stato di rinunciare al suo mandato, permettendo la pacificazione ed il mantenimento della stabilità per il bene della nostra Bolivia”. I media boliviani, poco fa, hanno fatto sapere che Morales ha lasciato il Paese: riferiscono che l’aereo presidenziale ha lasciato l’aeroporto di El Alto, vicino a La Paz, verso una destinazione non confermata. Fonti giornalistiche ipotizzano che starebbe viaggiando verso l’Argentina, ma il governo di Mauricio Macri ha negato di aver offerto l’asilo politico al presidente dimissionario boliviano. Lo rende noto El Clarin.

Morales ha annunciato la convocazione di nuove elezioni perché vuole cercare di frenare le proteste che stanno attraversando il Paese dal precedente voto del 20 ottobre: la popolazione lo accusa di aver manipolato i risultati e di essersi autoproclamato vincitore contro il candidato della destra, Carlos Mesa. Tuttavia, non ha fatto sapere se intende ricandidarsi o meno. La raccomandazione di convocare di nuovo gli elettori alle urne era già arrivata dall’Organizzazione degli Stati americani (Osa), che ha preparato un rapporto preliminare sul voto precedente. Il documento, riferisce l’agenzia di stampa statale Abi, “indica che tenendo conto delle proiezioni statistiche, risulta possibile che il candidato Morales sia al primo posto e che il candidato Carlos Mesa abbia il secondo. Tuttavia, risulta improbabile statisticamente che Morales abbia ottenuto il 10% di differenza per evitare un ballottaggio”.

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