Ieri sera Microsoft ha lasciato tutti a bocca aperta con gli annunci dei suoi nuovi dispostivi hardware. L’azienda ha colto tutte le opportunità che il mercato sta dando per espandere i settori di telefonia e tablet, dimostrando grande flessibilità e apertura mentale. L’azienda di fatto ha prospettato il suo ritorno nel mercato smartphone, con il dispositivo pieghevole Surface Duo con sistema operativo Android.

Un altro pieghevole, di dimensioni maggiori, avrà invece il compito di rimettere in moto il comparto tablet, ormai in crisi da tempo, è il Surface Neo, con installato il nuovo sistema operativo Windows 10X appositamente creato per i dispositivi a doppio schermo. Altro bagno di saggezza con il Surface Pro X, che può sembrare un classico ibrido notebook e tablet, ma nasconde al suo interno un processore ARM.

Surface Duo e Surface Neo

I pieghevoli sono senza dubbio l’elemento caratterizzante dell’evento di ieri. Con grande lungimiranza, Microsoft ha osservato per mesi il lavoro dei produttori orientali e le reazioni del pubblico. Ha fatto tesoro di tutto e ieri ha tirato fuori dal cappello uno smartphone e un tablet pieghevoli. Idealmente i due prodotti sono simili: due schermi separati da una cerniera, che permette di chiuderli a libro.

A parte questo, hanno poco in comune. Lo smartphone, Surface Duo ha installato il sistema operativo Android. Una scelta decisamente non scontata, che dimostra come l’azienda di Redmond sia aperta nelle idee pur di centrare gli obiettivi. Grazie alla “strana” alleanza fra Microsoft e Google, gli utenti che acquisteranno Surface Duo potranno usare tutte le app a cui sono affezionati. In più disporranno della Surface Pen per prendere appunti e usare al meglio altri strumenti per la produttività in movimento.

L’attesa per Surface Duo sarà lunga, perché non arriverà in commercio prima dell’autunno inoltrato del 2020. È il tempo che serve agli sviluppatori realizzare versioni delle app compatibili con il nuovo prodotto. Al momento non si sa nulla su prezzi e dettagli tecnici.

Il tablet Surface Neo con due schermi, invece, installa il nuovo sistema operativo Windows 10X di cui parliamo nel dettaglio più avanti. Anche lui arriverà giusto in tempo per Natale 2020 e avrà installato un processore Intel Lakefield personalizzato e schermi che, insieme, comporranno un’area di visualizzazione analoga a quella di uno schermo da 13 pollici. Peserà 655 grammi e avrà uno spessore di 5,6 millimetri, quindi sarà poco ingombrante e leggero da trasportare.

Windows 10X

Windows 10X è un nuovo sistema operativo, fatto apposta per i dispositivi con due schermi. Non si può installare su notebook e PC, ma avrà un’interfaccia familiare agli utenti Windows. Dal poco che si è visto abbiamo adocchiato un nuovo menu Start con le icone delle applicazioni e poco altro. La somiglianza con Windows dovrebbe garantire agli utenti un passaggio indolore al nuovo sistema.

Microsoft non ha ripetuto gli errori del passato, e al contrario di Windows 10S e Windows RT la nuova edizione X potrà eseguire fin da subito applicazioni a 32 bit. Esordirà con Surface Neo nell’autunno 2020, e lo troveremo anche in prodotti Asus, Dell, HP e Lenovo.

Surface Pro X

Il Pro X sarebbe un classico ibrido 2-in-1, se non fosse per la presenza in dotazione di un processore ARM. La scelta è stata dettata dalla duplice necessità di ottenere un prodotto ultrasotttile e con una buona autonomia. Notoriamente, i chip ARM consumano molto poco e non necessitano di ventole, quindi è stato possibile ottenere un prodotto con spessore di 5,3 mm e peso di 760 grammi, che promette un’autonomia di 13 ore.

Lo schermo è un modello da 13 pollici, la dotazione include anche 8 o 16 GB di memoria RAM, spazio di archiviazione da 128 a 512 GB, connettività LTE Advanced. Questo prodotto sarà in commercio ufficialmente da 5 novembre, con prezzi a partire da 999 dollari.

Surface Laptop 3 e Surface Pro 7

Surface Laptop 3 è un notebook da 15 pollici con CPU AMD Ryzen Surface Edition, che si affianca al classico modello da 13 pollici. E’ rivestito interamente in alluminio e, rispetto all’edizione attuale, ha un touchpad con una superficie sensibile ampliata del 20 percento.

Si può già prenotare dal sito ufficiale. I prezzi partono da 1169 euro per il modello da 13 pollici e da 1399 euro per quello da 15 pollici. Le versioni commercial hanno prezzi a partire da 1269 euro per il 13″ e 1499 euro per il 15″.

Surface Pro 7, invece, è la nuova versione del 2-in-1 che già rappresentava uno dei punti di riferimento del mercato. Il design non è cambiato, ma troviamo piccole e interessanti novità come la porta USB C. Esordiscono poi i nuovi processori Intel Core di decima generazione. Per l’archiviazione dati sono disponibili opzioni da 128 GB, 256 GB, 512 GB e 1 TB.

Il produttore promette un’autonomia fino a 10,5 ore, la disponibilità è fissata per il 22 ottobre, con prezzi a partire da 919 euro. La Surface Pen è opzionale.

Surface EarBuds

Oltre a tablet, smartphone e computer, Microsoft ha presentato anche gli auricolari wireless Surface EarBuds. Sono i primi auricolari true wireless dell’azienda di Redmond, con la parte esterna rappresentata da un grande cerchio, che sembra quasi una sorta di orecchino.

Microsoft ha posto particolare attenzione sui comandi vocali, perché i Surface EarBuds sono integrati con la suite Office. Sarà possibile, ad esempio, controllare le presentazioni Power Point con la voce. Inoltre, ogni auricolare ha due microfoni integrati, che dovrebbero aiutare a ridurre il rumore di fondo quando si parla. Non manca la possibilità di interfacciarsi con Spotify e, su Android, si potrà avviare la musica con un semplice tocco.

Microsoft promette un’autonomia di 24 ore totali, considerando anche la carica aggiuntiva offerta dalla custodia fornita in dotazione. È un dato che sarà da verificare in fase di test. I Surface EarBuds arriveranno entro la fine dell’anno a un prezzo di 249 dollari.

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