Stop ai 1.600 licenziamenti minacciati da Almaviva e cassa integrazione al 35% almeno fino a marzo del 2020. Lo prevede l’accordo siglato al ministero del Lavoro al tavolo con l’azienda dei call center, i sindacati, la ministra Nunzia Catalfo, il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e rappresentanti dell’Ars e del Comune di Palermo. “Tim e Wind hanno garantito una programmazione di incremento dei volumi di traffico sino a dicembre per quanto riguarda il sito di Palermo ed è già un buon inizio”, ha spiegato dopo l’incontro Giuseppe Tumminia, che guida la UilCom Sicilia. “Il prossimo 14 ottobre è, invece, confermato un altro incontro al ministero. E’ stato chiesto anche un intervento sulla normativa che regola le gare al massimo ribasso, più trasparenza sui volumi di traffico delocalizzato all’estero e soprattutto la riqualificazione del personale”.

Oggi i lavoratori della sede palermitana di Almaviva ricevono sostegno al reddito attraverso il Fondo d’Integrazione Salariale la cui scadenza è prevista per il prossimo 30 novembre. Da dicembre, stando all’accordo, partiranno altri quattro mesi di cigs. La Catalfo ha annunciato che il governo convocherà “un tavolo di settore che si svolgerà lunedì 14 ottobre, di concerto tra i Dicasteri del Lavoro e delle Politiche Sociali e dello Sviluppo Economico” e avvierà “da subito le necessarie tipologie di controllo” sul fenomeno del dumping salariale. Il confronto riguarderà anche i “temi della delocalizzazione, della contrazione dei volumi, del costo del lavoro, della riqualificazione degli addetti”. “È un settore che impiega circa 80.000 mila addetti che non possiamo lasciare senza un piano di riconversione anche dal punto di vista delle nuove tecnologie e della formazione”, ha spiegato il sottosegretario allo Sviluppo Alessandra Todde: “Dobbiamo lavorare ad un piano coordinato di rilancio per il settore”.

“L’incontro al Ministero del Lavoro con i ministri Catalfo e Provenzano e i sottosegretari Todde e Di Piazza ha aperto una prospettiva di soluzione sulla vertenza Almaviva Palermo dopo mesi di preoccupazioni e tensioni”, hanno commentato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessora Giovanna Marano. “La disponibilità dell’azienda ad un’intesa per evitare gli esuberi a fronte di impegni e misure strutturali del governo che possano assicurare condizioni differenti con la committenza principale come Tim, Wind e Alitalia è certamente un dato positivo. Esprimiamo apprezzamento al governo nazionale per aver accolto l’appello del territorio, delle lavoratrici e dei lavoratori, dell’amministrazione comunale. Ora è necessario che questo cammino intrapreso trovi attuazione nella esplicitazione degli impegni che oggi sono stati dichiarati, con un percorso ed iniziative concrete in un settore che per i livelli occupazionali è strategico nella nostra città”.

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