Sette minuti e dodici secondi per lanciare un messaggio agli elettori del Movimento 5 stelle che domani sono chiamati a votare su Rousseau. Alla vigilia del voto telematico che deciderà il destino del governo Pd-M5s, Giuseppe Conte ha deciso di parlare ai cittadini con un video pubblicato sul facebook. “Voglio consentirvi di seguire con la massima trasparenza queste ore di intenso lavoro. Ho accettato con riserva l’incarico di formare il governo perché mi è sembrato responsabile prendermi alcuni giorni per valutare se ci sono le premesse e la piena convinzione di dar vita a un progetto politico serio, sostenibile, che possa essere davvero utile per il Paese”, spiega il presidente dl consiglio incaricato. Che aggiunge: “Abbiamo grandi e buone idee da realizzare con questo Paese. Nelle consultazioni con le forze politiche ho registrato una consonanza tra Cinque stelle, Pd e altre forze di centrosinistra sugli obiettivi da raggiungere”.

Quindi Conte spiega chiama per nome i due leader che appoggiano il suo governo: “Con Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti abbiamo oggi una grande opportunità, migliorare l’Italia e fare il bene del Paese”. Ma la parte più importante è quella dedicata agli eletori dei 5 stelle che dovranno votare su Rousseau: sono favorevoli o contrari alla nascita del governo Conte due? “Non mi sfuggono le ragioni di perplessità, penso agli elettori 5 Stelle. A voi ricordo che il M5S ha detto in modo sempre chiaro che, se non avesse avuto maggioranza, avrebbe lavorato con le forze disponibili a farlo portando avanti il programma. A voi dico di non tenere nel cassetto queste idee, questi sogni”, ha aggiunto il premier.

Poi Conte si è rivolto all’elettorato dem: “”Penso al Pd, ai suoi elettori e alle forze politiche in Parlamento che aderiranno a questo progetto. Abbiamo una sfida non da poco e capisco le vostre perplessità ma abbiamo un’occasione unica per fare il bene degli italiani. Abbiamo un’occasione unica per dimostrare che si può riformare davvero incisivamente questo Paese e fare cose straordinarie se il vero obiettivo che si persegue è fare il bene degli italiani”. Quindi il presidente incaricato ha parlato del futuro esecutivo. “Sto lavorando in queste ore per essere affiancato da persone che abbiano elevata competenza, buona capacità organizzativa, un’adeguata qualificazione politica. Questa giusta amalgama sarà importante per una squadra di governo autorevole ed efficiente”. Il presidente del consiglio non ha fatto nessun nome per “non violare la grammatica istituzionale” ma ha ripetuto i punti principali di quello che sarà il governo dell’esecutivo Pd-M5s, a cominciare “dall’azione di eliminazione dei privilegi perché chi è chiamato a svolgere una funzione pubblica deve farlo con disciplina e onore senza indebiti vantaggi. Senza dimenticarci del progetto costituzionale di riduzione del numero dei parlamentari che necessita di un ulteriore passaggio in Parlamento”.

Chiaramente il primo dossier sul tavolo di un ipotetico nuovo consiglio dei ministri è quello della legge di bilancio. Conte ha spiegato di volere “una manovra economica che avrà al centro le regioni del lavoro dello sviluppo sociale con obiettivi chiari: stop all’aumento dell’Iva, salario minimo orario, taglio del cuneo fiscale, maggiore potere d’acquisto per i lavoratori, una pubblica amministrazione più trasparente e efficiente, sostegno alle famiglie, incentivazione delle nascite, sostegno alle persone con disabilità, interventi per l’emergenza abitativa”. Corposo anche il capitolo sulla giustizia: “Bisogna proseguire nella lotta contro la corruzione e rafforzare l’azione di contrasto contro il malaffare e le varie e molteplici mafie. E poi dovremo lavorare sul fronte della modernizzazione e del miglioramento nei campi dell’istruzione, della cultura, della salute, dei trasporti, per rendere ancora più competitive le nostre imprese. E dare continuità al nostro comune impegno sul fronte della connettività, per garantire a tutti l’accesso universale a internet e affermare la ‘cittadinanza digitalè”. E poi ovviamente il ruolo dell’Italia in Europa: “Vogliamo dar vita a un progetto per l’Italia. In Europa saremo in prima fila per contribuire ad adeguare il patto di stabilità al nuovo ciclo economico. In Europa non sono mai andato con tono dimesso, avvieremo un dialogo franco ma critico e deciso per superare le politiche di austerità e modificare le regole vigenti flettendole per una crescita duratura e verso uno sviluppo sostenibile”. Concetto, quello della riforma del 3%, anticipato durante l’intervista esclusiva concessa alla festa del Fatto Quotidiano. Sul fronte immigrazione il presidente ha ribadito la necessità di “superare la convenzione di Dublino perché si affermi una gestione finalmente europea del problema dell’immigrazione continuando a contrastare i traffici illegali e l’immigrazione clandestina”.

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