Un gioco di ruoli, su un sito che consente di ricrearsi una seconda vita. Si chiama per l’appunto “Second Life” la realtà virtuale che getta un’ombra inquietante sull’omicidio di Paolo Vaj, di 57 anni, avvenuto in una villetta di Vittorio Veneto. L’uomo è stato colpito con una bastonata, poi soffocato con un cuscino. A finire nel carcere veneziano della Giudecca sono state la convivente Patrizia Armellin di 52 anni e Angelica Cormaci, di 24 anni, la seconda donna che abitava nella casa della vittima. Ma è dopo l’interrogatorio di garanzia – arresto convalidato dal gip Piera De Stefani – che è emerso il rapporto (probabilmente sarà oggetto di perizia psichiatrica) delle due donne, legate da un inconsueto legame madre-figlia che sarebbe nato sulla Rete.

La Cormaci, siciliana, si era trasferita a Vittorio Veneto a gennaio. E anche poco prima dell’udienza in Tribunale, ha detto: “Voglio stare con lei”. Si riferiva alla donna più anziana che su Facebook chiama esplicitamente “mamma”. Angelica e Patrizia praticavano lo stesso gioco, Second Life. Avevano creato il proprio avatar tridimensionale e si muovevano secondo ruoli precisi. L’inchiesta è solo all’inizio, ma dovrà ricostruire quale tipo di legame si fosse instaurato, visto che Angelica era diventata la figlia virtuale di Patrizia. Una bambina di appena tre anni. Dal computer alla realtà. Per assistere Patrizia a causa di un intervento chirurgico, Angelica si era trasferita dalla Sicilia a casa della coppia, afflitta da problemi economici. In passato, infatti, era finita in fallimento l’attività di un piccolo ristorante.

Le due donne avevano creato una coppia molto affiatata e questo ha evidentemente compromesso i rapporti tra Patrizia e il compagno. Ma perché è stato ucciso? Angelica ha detto di essere intervenuta per difendere Patrizia, durante una violenta lite, nel corso della quale la donna era stata aggredita dall’uomo. “L’ho fatto per difendere mamy”, ha spiegato. Il litigio era causato dal fatto che Paolo voleva uscire per andare a bere e chiedeva di essere accompagnato in auto, perché gli è stata tolta la patente per guida in stato di ebbrezza. Ma Patrizia si era rifiutata e lo avrebbe colpito con un bastone. Poi l’uomo avrebbe impugnato un coltello a serramanico con una lama di 9 centimetri minacciando di ammazzare tutte e due le donne. A quel punto è intervenuta Angelica con il cuscino. Davanti al gip, difese dagli avvocati Marina Manfredi e Stefania Giribaldi, le due donne non hanno risposto alle domande. Il pm Davide Romanelli sospetta che l’omicidio sia avvenuto prima delle 2.20, l’ora in cui è stato dato l’allarme.

Quanto ha influito la relazione delle due donne, definita “patologica” dal gip, al punto da renderle una coppia pericolosa? Ci sono anche moventi economici, visto che Paolo Vaj manteneva tutte e due con un lascito del padre e il frutto di un’eredità? E quanto ha influito la partecipazione a “Second Life” che più che un gioco è una piattaforma dove gli utenti danno libero sfogo alle proprie fantasie e possono comunicare anche a voce tra di loro? Di sicuro il legame tra le due donne era diventato esclusivo, al punto che da mettere ai margini Paolo, con cui Patrizia aveva un rapporto molto conflittuale.

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