Il primato di Great Nnachi nel salto con l’asta sarà omologato. Lo specificano fonti Fidal Ilfattoquotidiano.it anticipando che il Consiglio federale tenutosi stamattina ha approvato la delibera per cadetti (under 16) e allievi (under 18): anche gli stranieri residenti e studenti in Italia che militano in società affiliate alla Fidal possono stabilire il primato italiano.

“L’interpretazione della norma fa fare un balzo in avanti rispetto alle norme sui primati della Fidal: colmiamo l’unico vulnus in una normativa che per il resto è all’avanguardia”, specifica la stessa fonte spiegando che la legge non si limita al caso di Great Nnachi, la 14enne torinese che ha raggiunto il primato nel salto con l’asta senza però vederlo omologato perché non ha ancora la cittadinanza italiana. “La nuova legislazione riguarda il suo caso e tutte le situazioni a venire”.

Da anni viene assegnato il titolo italiano fino all’under 23 anche se si tratta di cittadini stranieri residenti in Italia. Ora questa possibilità sarà estesa anche al campo delle migliori prestazioni italiane. “Oltre non possiamo andare – specificano fonti Fidal – perché la normativa internazionale Iaaf richiede la cittadinanza per quanto riguarda i primati assoluti”.

La storia
L’atleta 14enne, nata a Torino da genitori nigeriani, aveva battuto il primato italiano di salto con l’asta tra le cadette (14-15 anni) senza però avere ancora la nazionalità. Come aveva raccontato Repubblica, la giovane atleta sabato 27 aprile aveva saltato 3,70 metri stabilendo il nuovo primato nazionale a 21 centimetri dal record del mondo della sua categoria (quello assoluto femminile è invece pari a 5,06 m). Il record, come riporta il sito QuuenAtletica, è stato addirittura migliorato giovedì 23 maggio a Vigevano: la 14enne ha saltato 3.80 metri fallendo però l’assalto a 3,90 m. Anche il presidente Malagò aveva preso posizione sulla vicenda ai microfoni di Sky Sport: “Non voglio essere strumentalizzato o strumentalizzabile ma vi prego: cerchiamo di chiudere, è giusto che ogni Federazione faccia sì che anche senza la maggiore età sia in grado di omologare i risultati”.

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