13 Aprile 2019
Milano, contestazione degli studenti dell’università degli Studi contro il Fuori Salone del Mobile Milano, contestazione degli studenti dell’università degli Studi contro il Fuori Salone del Mobile
- 16:20 - Riforme: Parrini, 'da La Russa affermazioni non vere su premierato'
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - “Spiace che anche il presidente del Senato La Russa insista nel ripetere affermazioni del tutto non vere sul Melonato, vale a dire il modello di premierato senza contrappesi e senza uguali al mondo approvato alcuni giorni fa in commissione a Palazzo Madama". Lo afferma il senatore del Pd Dario Parrini.
"Chiariamo per l'ennesima volta -aggiunge- due punti. Primo punto: il Presidente della Repubblica viene indebolito in maniera pesante, è palesemente non vero che i suoi poteri restano intatti. Secondo punto: il disegno di legge della maggioranza non è un passo verso le opposizioni per la semplice ragione che, come abbiamo spiegato all'infinito in questi mesi di dibattito, nell'Italia di oggi sono un male sia il presidenzialismo che l'elezione diretta del premier. E, tra i due mali, il peggiore è il secondo, perché l'elezione diretta del premier produce, rispetto al presidenzialismo, un grado più elevato di umiliazione del Parlamento e di squilibrio complessivo tra i poteri costituzionali”.
- 16:16 - Europee: Meloni calza elmetto, ‘scrivete 'Giorgia' su scheda, sinistra all'opposizione anche in Ue’
Pescara, 28 apr. (Adnkronos) - (dall'inviata Ileana Sciarra) - A Pescara, poco più di un mese fa, mimò il gesto di chi calza l’elmetto. A distanza di un mese, sempre a Pescara, Giorgia Meloni quell’elmetto lo indossa davvero, pronta a scendere in campo per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno, capolista in tutte le circoscrizioni. L’annuncio, atteso ma ormai diventato un ‘segreto di Pulcinella’, arriva in chiusura di un intervento di ben 73 minuti, in cui la leader di Fdi puntella tutte le battaglie portate avanti in questi 18 mesi al governo del Paese. Seduti in prima fila i leader di centrodestra, tutti eccetto uno: Matteo Salvini, che si videocollega da via del Corso, con la figlia Mirta al suo fianco, gli ‘impegni improrogabili’ che hanno fatto saltare la sua presenza a Pescara sono legati all’ultima domenica da trascorrere in famiglia prima di dare il via alla maratona elettorale. “Ci ha preferito il ponte…”, punge Meloni, che però corregge subito il tiro: “Scherzo ovviamente, so quanto è importante trovare il tempo da dedicare alla famiglia”. Nel pomeriggio arriva la telefonata tra i due, per fare il punto sulla kermesse e darsi appuntamento a Roma, fanno sapere dai rispettivi staff.
Sorridente, ma a tratti un po’ tesa, Meloni dal palco vista mare spiega che gli otoliti continuano a darle il tormento: “Mi sembra di essere su un ottovolante”, confessa. “Ma tranquilli, ce la faccio”, rincuora la platea, tanto da essere ancora una volta pronta a mettersi in gioco. “Mi sono sempre considerata un soldato e i soldati, quando devono, non esitano a schierarsi in prima linea”. “Siamo di fronte a una battaglia decisiva, un vero e proprio bivio che non consente di sbagliare la scelta o di tirarsi indietro. Tutti devono essere pronti a fare la loro parte e io, come sempre, intendo fare la mia”. Trainando la corsa di Fdi alle europee e intestandosi una battaglia per l’intero centrodestra: “Vogliamo fare in Europa esattamente quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre del 2022: creare una maggioranza che metta insieme le forze di centrodestra e mandare finalmente all'opposizione la sinistra anche in Europa".
Per centrare l’obiettivo, la presidente del Consiglio spinge sull’acceleratore. Incurante di chi guardava come fumo negli occhi a una sua possibile discesa in campo, decide di calarsi nell’arena dando alla sua corsa il massimo della personalizzazione: “Scrivete sulla scheda Giorgia, semplicemente Giorgia”, raccomanda a chi vorrà votarla. Un’astuzia da campagna elettorale, resa possibile dalla legge, spiegherà poi ai cronisti un po’ interdetti dalla scelta il ministro Francesco Lollobrigida.
“C’è la possibilità, nelle elezioni di ogni tipo – spiega infatti il responsabile delle Politiche agricole -, di dare all'elettore la scelta se mettere il nome per esteso oppure semplificarlo quando è chiarito in fase di presentazione di candidatura come è sostituibile il nome. Accade in tutte le elezioni”, in queste “ci sarà scritto ‘Giorgia Meloni detta Giorgia’”. Un piccolo artificio tecnico e le jeux sont faits.
Si tratta di una trovata elettorale che la premier investe di un forte valore simbolico. “Se gli italiani pensano che stia facendo bene – dice infatti mentre la sala gremita scandisce il suo nome - chiedo loro di andare a votare, chiedo loro di scegliere Fratelli d'Italia e chiedo loro di scrivere sulla scheda il mio nome, il mio nome di battesimo: scrivete Giorgia. La cosa che personalmente mi rende più fiera è che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me continua a chiamarmi Giorgia, semplicemente Giorgia. Non presidente, non Meloni, ma Giorgia. Perché io sono e sarà sempre una di voi: il potere non mi cambierà, il Palazzo non mi isolerà”, promette in quell’Abruzzo che sembra portarle fortuna.
La campagna elettorale, però, non la vedrà giocare nel ruolo da protagonista, tutt’altro. Per lei sarà ‘light’, ristretta, come già accaduto nel 2009, quando Silvio Berlusconi, candidato alle europee ma al timone di Palazzo Chigi, prese parte solo al comizio finale, forte del ruolo da presidente del Consiglio costantemente sotto i riflettori. “Su una cosa voglio essere chiara e so che mi capirete – rimarca la premier -: io non toglierò un solo minuto dell'attività del governo per fare campagna elettorale sul mio nome. Il mio compito è risolvere i problemi di questa nazione e questo intendo fare anche in campagna elettorale”.
Dunque l’affondo sul Pd. “Siccome, per fortuna, non sono la segretaria del Partito Democratico – dice -, penso di poter confidare nel fatto che il mio partito sarà del suo meglio per darmi una mano in questa campagna elettorale”. Lo schema di gioco, del resto, è già pronto. Incentrato sul ‘modello Pescara’, con i panel di discussione che hanno animato la ‘tre giorni’ della conferenza programmatica replicati in tutta Italia, protagonisti ministri, sottosegretari e nomi di peso del partito di via della Scrofa.
Compreso quello di Arianna Meloni, la più fedele dei fedelissimi, responsabile della segreteria politica e del tesseramento di Fdi, decisiva per le sorti del partito ma sempre convintamente e per scelta nell’ombra. Non correrà nemmeno stavolta, ma darà una mano in campagna elettorale prendendo parte a un evento in Salento.
L’obiettivo, dichiarato, resta quello di replicare il voto messo a segno alle politiche, il 26%. Ma qui, tra i delegati e i militanti di Fdi che hanno riempito le tre sale di Pescara, nessuno fa mistero di puntare più in alto: con il nome di “Giorgia” sulla scheda, il tetto del 30% potrebbe essere a portata di mano.
- 16:14 - Governo: Boccia, 'Meloni nasconde problemi e numeri'
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - “Abbiamo ascoltato Giorgia Meloni parlare di un Paese che non c’è. Di una Italia che le riforme della destra miglioreranno mentre autonomia e premierato distruggeranno istituzioni e indeboliranno l’unità nazionale e il ruolo del Presidente della Repubblica. Di una Italia prospera mentre milioni di lavoratori sono sottopagati senza un salario minimo e dove i cittadini rinunciano a curarsi perché la sanità pubblica viene privatizzata". Lo afferma Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato.
"La verità -aggiunge- è che Giorgia Meloni nasconde i problemi così come nasconde i numeri e la verità al Parlamento su Def e Pnrr. La presidente del Consiglio ha occultato i tagli alla sanità pubblica e i salari bassi sotto un fiume di retorica. Racconta un Paese che non esiste e racconta bugie agli italiani quando afferma di non essere antieuropeista. Lei, come i suoi amici della destra europea, non vuole cambiare l’Europa ma fermarla. Non ha mai creduto e non crede nell’euro e in una Europa soggetto politico. Le sue ricette nazionaliste hanno un solo obiettivo: meno Europa ovunque. Noi -conclude Boccia- diciamo e continueremo a dire ‘più Europa’ su salari, pensioni, fisco, debito e difesa”.
- 16:06 - Autonomia: Zaratti, 'Meloni scherza ma non ha coraggio di opporsi a Salvini'
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - “Domani inizierà la discussione generale sul testo che prevede di spaccare l’Italia in 20 piccoli Stati. Noi torneremo a ribadire, dopo averlo fatto in commissione, punto per punto quali sono i pericoli che questo testo contiene, in definitiva è un attentato all’integrità dello Stato. Oggi Giorgia Meloni ha scherzato dal palco con Matteo Salvini che non ha accettato l’invito a partecipare all’evento di Fdi: ed è l’unica cosa che può fare visto che non ha avuto il coraggio di opporsi all’autonomismo devastatore dei leghisti”. Così Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera.
- 16:04 - Europee: Calenda, 'combatteremo Meloni discepola di Orban'
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - "L’idea di Europa della Meloni è la fine dell’Europa. Contro questo modello da 'discepola di Orban' combatteremo alle elezioni europee. L’Italia è un grande Paese fondatore dell’Ue, non l’Ungheria degli amici di Putin. Mobilitiamoci". Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda.
- 15:58 - Europee: Bonelli, 'Meloni come dea dell'inganno'
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - "Meloni, come Apate dea dell’inganno, ciò che ha detto oggi da Pescara è il nulla assoluto, racconta un Paese che non c'è. Sono i dati a sconfessarla: in Italia ci sono 5,7 milioni di persone in povertà assoluta, mentre banche e società energetiche hanno realizzato negli ultimi due anni extraprofitti per quasi 80 mld di euro, senza che venissero tassati di un centesimo. Il Governo nega il salario minimo e blocca le politiche sul clima, mentre la siccità al Sud compromette l’agricoltura e gli allevamenti. Di tutto ciò Meloni non ha parlato, ma in che pianeta vive?". Lo afferma il co-portavoce nazionale di Europa verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
"La premier -aggiunge- vuole manipolare la realtà attaccando anche il giornalismo d’inchiesta, come nel caso di Report, e dà solidarietà al premier Rama senza rispondere nel merito. Povera democrazia e povera Italia, governata da chi vede il mondo con i paraocchi".
- 15:50 - Europee: telefonata Meloni-Salvini, punto dopo kermesse Pescara
Pescara, 28 apr. (Adnkronos) - "Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono sentiti poco fa: è stata l’occasione per fare il punto dopo la kermesse di Pescara (ironizzando su alcune ricostruzioni polemiche), per salutarsi e per darsi appuntamento a Roma". Lo fanno sapere i rispettivi staff.