Quanto è sostenibile, ad oggi, la mobilità in Italia? Lo rivelano i dati diffusi dal sito “Alla Carica. Generation Electricity”, sostenuto dal ministero dell’Ambiente nato con lo scopo di far avvicinare i Millennials all’universo delle “smart city”, facendo conoscere le opportunità che queste possono offrire.

Lo studio condotto dal sito riporta il quadro di un Paese che sta lavorando per spingere verso una mobilità “pulita”, ma che ha ancora molto da lavorare. Nella classifica delle città che meglio delle altre si stanno adattando alla configurazione da “smart city” spicca Milano, premiata soprattutto per la molteplicità di servizi e progetti rivolti alla mobilità elettrica. Infatti, per quanto riguarda la situazione dei trasporti pubblici, dal prossimo anno, a Milano, è previsto l’acquisto di soli mezzi elettrici, così da arrivare al 15% di bus a zero emissioni sul totale della flotta entro il 2020 e a un trasporto pubblico completamente elettrico entro il 2030. Su 4.900 sono 2.950 i taxi ibridi, gli scooter elettrici 410 e il bike sharing vanta 1.150 biciclette con pedalata assistita. Nota stonata le 881 auto elettriche private, dato che risulta invariato da dicembre 2017, e i 32 punti di ricarica che – assicura il Comune – raggiungeranno il migliaio entro il 2020.

Mobilità sostenibile a buon punto anche a Torino, che si piazza al secondo posto della classifica: 303 le colonnine di ricarica per le auto a zero emissioni, che dovrebbero diventare 564 già entro dicembre 2019; nel capoluogo piemontese, se si guida un’elettrica o un’ibrida, si possono ottenere agevolazioni per le Ztl e i parcheggi. Bologna invece fa il pieno di ibride, alla fine del 2017 se ne contavano ben 4.237, mentre ferme a 75 le elettriche private e 120 quelle utilizzate dal servizio di car sharing.

Segue Genova, che da 50 colonnine attuali passerà a 200 entro il 2020; intanto si contano 1.965 veicoli ibridi privati e 34 taxi, ma il servizio dispone solo di un’unica vettura elettrica. E se Bologna ha il primato di auto ibride, il capoluogo fiorentino detiene quello delle auto a zero emissioni per numero di abitanti: 4 mila di cui 85 comunali e 72 taxi. A Firenze il car sharing è per metà elettrico, grazie a due dei quattro gestori privati del servizio che mettono a disposizione in tutto 220 EV.

In coda alla classifica Roma, che riporta dati più esigui, con 2.400 auto elettriche al dicembre 2017 e 120 colonnine di ricarica, che verranno incrementate per arrivare a un totale di 700 entro il 2020. Car sharing non pervenuto in questo caso, comunque appena accennato, ma bene i trasporti pubblici, con 160 tram, 156 mezzi tra metro e ferrovie regionali e 75 filobus. Ci sarebbero anche 5 linee full electric, ma sembra siano disattivate e 60 vetture destinate a queste sono in attesa di rigenerazione.

Infine Napoli, che dà l’opportunità di ottenere sgravi fiscali a chi acquista le elettriche, così come di avere agevolazioni per parcheggi e Ztl. In programmazione, 120 punti di ricarica messi a disposizione dall’azienda che gestisce la mobilità pubblica, ma le auto “green” private sono appena 50. Chiude Palermo, con 17 tram, 8 colonnine e 16 punti di ricarica rapida; il car sharing, invece, mette a disposizione 24 veicoli (il prossimo anno dovrebbero essere circa 80) a zero emissioni.

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