L’Intelligenza Artificiale sta aiutando il Fisco transalpino a stanare gli evasori. Per ovviare ai circa 80-100 miliardi di euro che ogni anno sfuggono ai controlli, per ammissione dello stesso ministro dei conti pubblici Gérald Darmanin, la Francia ha investito in tecnologia. Con un investimento di 20 milioni di euro ha creato il Mission Requêtes et Valorisation (MRV), un team composto da 22 esperti informatici che sta già dando i suoi frutti. Solo nel 2018 ha permesso all’agenzia francese delle entrate – Direction générale des finances publiques (DGFiP) – di recuperare 235 milioni di euro.

Gli esperti hanno creato una piattaforma di data mining, cioè un software per la raccolta e l’analisi di enormi quantità di dati. L’intelligenza Artificiale passa al setaccio tutte le informazioni relative ai contribuenti, e segnala le posizioni fiscali sospette su cui il personale competente condurrà analisi approfondite. Nel 2018 questo lavoro di scrematura ha ristretto la cerchia delle posizioni fiscali sospette a 24mila contribuenti, a cui sono seguiti 6.900 controlli mirati. Gli esperti dell’agenzia delle entrate sostengono che l’uso dell’Intelligenza Artificiale abbia incrementato dal 10 al 20 per cento l’efficienza dei metodi di analisi rispetto a quelli tradizionali.

Foto: Depositphotos

 

Quali sono i dati oggetto d’indagine? Dall’inchiesta condotta dal magazine Challenges emerge che oltre agli archivi pubblici, gli algoritmi setacciano anche le piattaforme di commercio elettronico (per le evasioni dell’IVA, che in Francia si chiama TVA) e i social network. Il perché lo spiega lo stesso ministro Gérald Darmanin con un esempio lampante: se ti fai fotografare a bordo di un’auto di lusso, poi posti l’immagine su Facebook o Instagram, attirerai l’attenzione. La foto da sola non basta, il resto lo faranno i controlli incrociati sui database.

Il software della MRV prende inoltre in esame i dati che affluiscono dall’estero. Oltre agli Stati Uniti, ci sono altri 49 paesi (compresi quelli dell’Unione europea) impegnati nello scambio automatico di informazioni sui conti dei loro cittadini, e altri 53 dall’inizio dell’anno fra cui Svizzera, Panama, eccetera. Ad affluire nei database ci sono poi le relazioni sulle attività all’estero che sono obbligate a presentare le aziende con più di 750 milioni di euro di fatturato.

Un’immagine così sui social potrebbe attirare l’attenzione – Foto: Depositphotos

 

Ampliando l’impiego dell’Intelligenza Artificiale e affinandone il funzionamento, il fisco francese mira ad aumentare del 50 per cento i controlli sui casi segnalati dagli algoritmi entro il 2022, contro il 15 per cento di oggi.

Articolo Precedente

17.000 app Android tracciano illegalmente gli utenti, la denuncia di un gruppo di ricercatori e la risposta di Google

next
Articolo Successivo

Il 41% degli italiani possiede almeno un oggetto smart, ma tanti non sanno che farsene

next