I concessionari non riescono a sbarcare su Internet. O meglio: ci sono, hanno i loro siti web ma non sono “moderni” né adeguati e funzionali a tutte le nuove piattaforme di consultazione, come tablet o smartphone: quindi, spesso, è come se non ci fossero affatto. A bocciarli, lo studio “European Franchised Dealer Sites: lo stato della presenza digitale della distribuzione automotive” di MotorK. La società internazionale che si occupa di marketing per l’industria automobilistica ha condotto un’indagine a livello europeo, andando a confrontare i siti di 36 brand diversi, relativi ai mercati di Francia, Italia, Spagna, Germania e Regno Unito.

Ne è risultata una scarsa digitalizzazione generale, anche per quanto riguarda tutti quei rivenditori autorizzati. Ad esempio, il 25% dei concessionari non ha ancora una pagina dei contatti facile da trovare e da consultare, e non si sta parlando di un dettaglio, anzi: chiunque, se interessato a ciò che vede sul sito di un concessionario, è portato poi a cercare anche numeri di telefono e/o indirizzi email cui far riferimento; per quanto riguarda l’assistenza clienti, le “live chat”, ovvero il servizio che consente di parlare direttamente con un operatore, non è presente neppure nel 5% dei casi. Un’altra funzione troppo spesso assente, è quella del form da compilare per poter prenotare un test drive o magari un semplice appuntamento in sede: il 22% dei concessionari di auto sul web non ne dispone.

La situazione peggiora se si sposta l’attenzione sulla versione mobile dei siti, con l’89% di questi che non ha ancora adeguato il design e le funzionalità alla visione da smartphone; molto male, considerato che ad oggi tutte le operazioni online vengono svolte maggiormente con i dispositivi mobili. In pratica, tramite smartphone, è molto più facile aprire una macchina con le “chiavi digitali” anziché navigare sui siti Internet per sceglierne una da acquistare.

Tra l’altro, è stato anche dimostrato che in Europa, il 68% di ricerche della nuova auto partono proprio dal dispositivo mobile: un dato che si stima aumenterà notevolmente già nei prossimi tre anni. Per concludere, lo studio riporta che quasi la metà dei rivenditori non dispone, sul sito, di link diretti ai social. Insomma, inutile dire che sul marketing online i concessionari hanno ancora molto lavoro da fare, e in fretta.

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