“Il padre di quel bambino non è un mostro, lei lo vive così perché ha subito la violenza”, oppure “Anche lei aveva bevuto! Avevate esagerato entrambi. Lei aveva 17 anni, lui 18 mica 40. Non è uguale”. Sono solo alcune delle frasi utilizzate nella puntata di mercoledì 23 gennaio dalla giudice di Forum, nota trasmissione di Rete 4, Melita Cavalli. Le espressioni, denunciate da varie associazioni, erano rivolte a Carlotta, giovane vittima di stupro, portata nel tribunale televisivo dalla madre del suo carnefice, Carlo (in carcere per scontare una pena di 6 anni), che chiedeva di concedere al figlio la possibilità di vedere il piccolo Riccardo, nato proprio dalla violenza. “Ne esce una pessima immagine e un messaggio che manca di rispetto a tutte le donne e che non aiuta certo la causa del sostegno alle donne vittime di violenza”, scrive in un post su Facebook il Telefono Rosa, che ha inoltrato le lamentele a Mediaset.

“Non possiamo non recepire le centinaia di segnalazioni che sono arrivate all’Associazione in merito alla puntata di oggi di Forum, lo storico programma condotto da Barbara Palombelli Rutelli. Protagonista con la sua storia Carlotta, vittima di uno stupro all’età di 17 anni da cui è nato Riccardo. In trasmissione si parla della richiesta del padre, che ha avuto una pena di sei anni, di potere vedere il figlio. La giovane è arrabbiata e risentita e spiega di non credere nella giustizia perché non avrebbe mai pensato possibile che il figlio fosse costretto a vedere il padre – si legge sul social – Ma il giudice Melita Cavallo non le risparmia parole molto dure sostenendo che non si è fatta aiutare, perché altrimenti non sarebbe così violenta. La ragazza replica: ‘Mi reggo in piedi e sono qui proprio perché mi sono fatta aiutare!’ e ricorda la sofferenza di essersi svegliata nuda in un campo piena di fango e non sapere cosa fosse successo”.

E in effetti in trasmissione, che ricordiamo utilizza degli attori, la giudice è impietosa con la giovane, visibilmente agitata. “È in una posizione errata. Con questo rancore che ha si sta rovinando. Evidentemente non si è rimessa a posto”, dice a Carlotta che, tra le lacrime, continua a replicare alla “leggerezza” della Cavalli. Un duello che si calma solo quando la giudice arriva a minacciare la ragazza di cacciarla dallo studio “se non abbassa il toni”. “Non sarà per sempre vittima. Non può fare così. Torni dopo se non sa stare zitta“, sentenzia. A chiudere la discussione, prima della sentenza, è la conduttrice, Barbara Palombelli. Anche lei, secondo tanti, con una frase da condannare. “È la storia di due ragazzi che bevono troppo e si sono lasciati andare”, dice la presentatrice prima di lanciare la pubblicità.

Insomma, continua il post dell’Associazione che difende i diritti delle donne, “un teatrino davvero triste e non certo di buon esempio e rispettoso di una donna che ha subito una storia di violenza e di imposizioni in giovane età. Decisamente accogliamo e condividiamo le tante proteste che ci sono pervenute perché Carlotta meritava più comprensione e non le continue e sgradevoli minacce di allontanarla dalla trasmissione”. Ma a criticare quanto successo nello storico programma sono stati in molti. “Il messaggio che hanno mandato è stato agghiacciante. ‘Se ti stuprano, è colpa tua’, in sostanza, ‘e mo’ ti tratto pure a pesci in faccia’”, commenta qualcuno. “Anche oggi si tenta di dare la colpa alla ragazza per giunta minorenne, fate chiudere questo schifo, offende tutte le donne!!!”, scrive un altro utente.

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