Sono tesoriere del M5s alla Camera ma vi assicuro che ma non farò la fine dei tesorieri della Lega“. Esordisce così, ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus,, Sergio Battelli, tesoriere del M5s alla Camera e Presidente della Commissione politiche dell’Ue.
Il parlamentare pentastellato, che proprio oggi ha annunciato l’uscita del suo nuovo disco, puntualizza, in primis, che la campagna elettorale del M5s per le europee sarà diversa da quella dei leghisti: “Noi siamo in questo contratto con la Lega per cercare di fare il bene dell’Italia. Ma i punti che porteremo in Europa saranno completamente opposti a quella della Lega. Sono stanco delle definizioni a noi attribuite, come “populisti” ed “euroscettici”. Lancio un nuovo slogan: noi sareemo “europropositivi”. Abbiamo aperto a tutti i movimenti politici nei Paesi Ue. Noi non abbiamo preclusioni, apriamo a tutti i partiti europei che vogliono collaborare con noi su alcuni punti fondamentali. Avremo un manifesto elettorale con i punti che porteremo avanti e chi vorrà stare in questo manifesto avra’ la possibilità di farlo”.
Riguardo al sostegno del M5s ai gilet gialli francesi, Battelli spiega: “Di Maio ha aperto alla parte non violenta dei gilet gialli e credo che la grande sfida di questo movimento di protesta sia quella di isolare i violenti. Noi arriviamo dalle piazze, da un movimento che è nato dall’indignazione verso governi che non facevano il bene del Paese. Appoggiare questi movimenti non è un tornare indietro. Noi siamo cresciuti molto, dalla piazza siamo arrivati al governo. Bisogna crearsi un’autorevolezza per portare in Parlamento le proposte che facevamo in piazza. Mi auguro che il movimento dei gilet gialli sia in grado di trovare una modalità per emarginare la violenza, questo è fondamentale perché noi non siamo mai stati in violenti. Siamo nati da un vaffanculo che era diretto a una classe politiche stava mandando affanculo il Paese, ma non abbiamo mai usato la violenza”.
Poi sottolinea: “Immigrazione? Questo personalismo di Salvini che si sta creando non mi piace. Quello che ha fatto il governo sulla sicurezza non l’ha fatto Salvini, l’ha condiviso e votato anche il M5S. Sul caso Sea Watch, Conte ha fatto quello che avrebbe dovuto fare Juncker e l’asse franco-tedesco. Non è che stiamo aprendo ad una linea più blanda sull’immigrazione, quello che stiamo facendo lo sta facendo il governo che è coeso. Poi il M5s ha anche altre idee e altri valori che porteremo avanti per le elezioni europee dove non ci sarà il contratto con la Lega”.

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