di Toni Colloca 

Il fenomeno Salvini dimostra l’efficacia della capacità di comunicazione-semplificata che gli è congeniale.
I giornaloni lo esaltano perché è un avversario innocuo del Grande capitale finanziario, i sinistri lo attaccano come “fascista” senza averne nemmeno intuito la personalità e l’ideologia politica e con tale insulso argomento gli regalano ulteriore legittimità.
Ma se alla Lega e a Salvini si toglie il cavallo di battaglia (immigrazione-sicurezza) cosa resta? Poco o niente.

Sul terreno economico: diritti sociali dei lavoratori, occupazione, reddito e ricchezza prodotta redistribuita… Salvini balbetta, non ha argomenti.
Non può averli nella misura in cui è rappresentante di settori di classe che sono per l’arricchimento individualistico e dei diritti sociali altrui gli importa ben poco.

Tuttavia nella base salviniana vi sono anche molti strati operai, contadini, popolari, che gli vanno dietro perché convinti che tolto il problema immigrazione si possano liberare posti di lavoro per gli italiani (prima gli italiani!). Ovviamente tutti sanno che non è così ma si finge di credere.

Ma è sulla flat tax che si rivela il vero volto reazionario della Lega: dare di più ai ricchi per “risolvere” (si fa per ridere) i problemi dei poveri. Ossia Salvini riesuma le ossa dei morti (dalle madame Tatcher ai Reagan) che straparlavano di neoliberismo fetido. Ora, il neoliberismo ha dimostrato a sufficienza di essere un morbo putrescente partorito da economisti in perfetta malafede, e ha dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, che la dottrina serve a giustificare senza alcun ritegno e rigurgito etico, l’arricchimento più sfrenato di chi è già ricco e, contemporaneamente, l’impoverimento delle classi medie e meno abbienti.

Su questo piano nessuno (giornalista, economista, politico ecc) incalza il signor Salvini, che balbetterebbe quattro sciocchezze. Nessuno lo inchioda al muro della logica. Perché? Evidentemente perché non conviene, Salvini gode di una protezione mediatica come nessun altro. Eppure i temi della redistribuzione della ricchezza, del governo politico dell’economia, del lavoro sono all’ordine del giorno e dovrebbero essere al centro della discussione politica; invece Salvini viene incalzato sui temi a lui cari dell’immigrazione e della sicurezza! Incredibile!

Da destra a sinistra si levano Osanna e peana oppure lamenti.

Niente di serio, quindi.

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