Pierre Moscovici tiene aperta la porta al dialogo con Roma sulla manovra messa a punto dal governo M5s-Lega. Il deficit previsto “è contrario alle regole concordate nella Ue”, ha ribadito il Commissario europeo per gli Affari economici a Buenos Aires, dov’è arrivato per il G20. Ma “la porta è aperta al dialogo“, ha proseguito, e “questa non è una frase formale, vista la cena, a cui ho partecipato, fra Jean-Claude Juncker e il presidente del consiglio Giuseppe Conte, e l’incontro di ieri con il ministro delle Finanze, Giovanni Tria“. Ma “c’è la necessità di una riduzione di deficit e debito, anche perché non crediamo che questo possa portare ad un aumento dell’occupazione” in Italia.
“La palla è all’Italia, abbiamo bisogno di vedere una riduzione del deficit concepita in modo credibile. Non voglio fare numeri, quello che le regole chiedono è noto”, ha proseguito Moscovici, rispondendo ad una domanda sul rischio di una procedura di infrazione. “Sono ottimista“, vedo “segnali che mi fanno pensare che ora sia possibile”, dove “c’è la volontà c’è la soluzione”. Questo perché “i toni sono cambiati, il clima è cambiato – ha aggiunto – ma ora abbiamo bisogno di azioni decisive“. I tempi? “Non si può dire quanto tempo può durare il dialogo” sulla riduzione del deficit italiano, perché “dipende dalla sua qualità“, ha concluso il commissario.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez