Lo shopping online è sempre più popolare, e anche i meno tecnologici si saranno ritrovati almeno una volta a comprare un articolo via Internet per risparmiare tempo, perché costava meno o perché non lo trovava nei negozi fisici di zona. Se la comodità di acquistare online è indiscussa, bisogna comunque tenere sempre presenti alcune regole d’oro per evitare cantonate, o per lo meno per non ritrovarsi insoddisfatti dell’acquisto. Per questo l’azienda Idealo, specializzata nella comparazione di prezzi online, ha pubblicato un vademecum che può essere utile a tutti, in primis a chi non è assiduo cliente dei negozi virtuali.

La prima regola è banale ma importante: imparare a fare la comparazione dei prezzi. Non è obbligatorio usare un comparatore online (che spesso è una comodità), l’importante è controllare il prezzo dell’articolo che intendete acquistare su più negozi virtuali differenti. Per esempio, il solo fatto che un prodotto sia in sconto del 50% su un sito non significa che il prezzo a cui è venduto sia più il basso della Rete.

Inoltre è meglio fare i confronti del caso al momento dell’acquisto, non una settimana o il giorno prima, perché i prezzi cambiano di continuo. Proprio da quest’ultimo dato di fatto arriva il secondo consiglio d’oro: occhio al giorno e all’orario in cui cliccate sul pulsante “acquista”. Che importanza ha? Moltissima! I siti online tracciano statistiche dettagliate sul traffico, e sanno per esempio che la maggior parte degli acquirenti in settimana si collega la sera fra le 21 e le 23, e nei week-end. Morale: in quelle fasce orarie i prezzi potrebbero essere più salati.

Non solo, per motivi che andrebbero chiesti agli analisti di marketing, se volete comprare online delle scarpe da donna troverete prezzi più convenienti il mercoledì, mentre per quelle da uomo è meglio aspettare il venerdì. Non abbiamo questo dettaglio per tutti gli articoli, quindi l’unico consiglio che possiamo darvi per strappare il prezzo migliore è quello di navigare per qualche giorno alla ricerca dell’offerta migliore, prendere appunti e fare i vostri calcoli.

Nella valutazione del prezzo, non dimenticate poi di calcolare le spese di spedizione. Sembra banale, ma capita di notare che un articolo che costa 30 euro in meno di un altro abbia un ricarico di spese di spedizione pari a… 30 euro! Se non avete sottoscritto contratti di spedizione come per esempio Amazon Prime, valutate l’eventualità di mettere in coda più articoli prima di procedere all’acquisto, per abbassare il costo delle spedizioni. Soprattutto con oggetti di piccole dimensioni è una soluzione che può far risparmiare parecchio.

Un altro punto spinoso che spesso si tende a sottovalutare riguarda i prodotti di marca. Prima di tutto non è detto che un articolo di marca sia necessariamente migliore di uno di uno non griffato. Soprattutto se dovete acquistare kit scolastici, scolapasta oppure oggettistica generica, perdete un pochino di tempo a spulciare le schede tecniche prima di acquistare. Potreste scoprire che due oggetti di prezzi e marchi differenti sono identici!

Il discorso difficilmente vale per l’abbigliamento di marca, ma anche qui c’è il trucco. Anzi due. Primo: non snobbate i siti stranieri, perché ci sono prodotti che all’estero costano meno, soprattutto se non sono “Made in Italy”. Un esempio è quello delle calzature da donna Dr. Martens 1460: in Italia costano il 16% in più che nel Regno Unito, il 7% in più rispetto alla Spagna, lo 0,4% in più rispetto a Germania e Austria e il 9,1% in meno rispetto alla Francia.

La seconda dritta riguarda la stagionalità: se acquistate un piumino in piena estate probabilmente lo pagherete molto meno che quando nevica, l’opposto per i costumi da bagno. Per non parlare poi di articoli come gli pneumatici estivi, che comprati a ottobre (quando tutti installano quelli invernali) hanno prezzi più bassi.

L’ultima nota riguarda le recensioni degli altri utenti. Nell’era di Internet tutti tendono a “dire la loro”, e bisogna imparare a fare la tara sui commenti, che però vanno guardati. Innanzi tutto perché più commenti ci sono, più verosimilmente l’articolo sarà popolare. Come si diffida di un ristorante vuoto, se vedete un articolo senza commenti cercate di capire il perché. Davanti a una sfilza di commenti, poi, lasciate perdere quelli che promuovono o stroncano senza motivare il loro giudizio. Prestate piuttosto attenzione a quelli che fanno una valutazione particolareggiata dell’articolo, dei materiali, della qualità e della rispondenza fra descrizione e realtà. Per esempio, nel caso dei vestiti ci sono utenti gentili che segnalano se le taglie vestono abbondanti o meno, se il tessuto stinge, eccetera. Insomma, date peso ai commenti che possono rimediare al fatto che non potete toccare la merce con mano o provarla.

L’ultima nota riguarda proprio il vestiario: i siti che consentono di fare il reso gratuito, o quelli che permettono di ordinare più taglie e restituire gratis quelle che non vi calzano bene, dovrebbero essere valutati con maggiore attenzione. Restituire la merce è sempre una scocciatura, pagare per farlo è una iattura!

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